La trasmissione imperfetta - fasopo

204 CAPITOLO QUARTO
alcoliche. Si varia qui da piccole costruzioni in mattoni dotate di frigoriferi a
gas o molto più raramente elettrici in cui vengono servite bevande
imbottigliate, a spiazzi nella boscaglia in cui viene somministrata utshwasa
birra tradizionale o, in alcuni periodi dell‟anno, l‟ukhono una bevanda fatta
con bacche di amarula. Questi sono luoghi generalmente frequentati da chi
dispone di una qualche minima risorsa economica. Inoltre, piuttosto
raramente i giovani studenti compaiono in questi luoghi in quanto un loro
consumo di bevande alcoliche è percepito dagli adulti in modo
particolarmente negativo. E‟ infine importante considerare che questi luoghi
sono frequentati esclusivamente da uomini. Le donne non vi trascorrono il
tempo, in quanto per lo più le shebeen sono percepite come un luogo con
connotazioni non troppo positive. Spesso scoppiano risse, e le ragazze con
cui ho discusso di questo, dicevano che si sentivano insicure e timorose di
essere molestate. Inoltre, temevano la riprovazione sociale, se avessero
frequentato tali posti.
Allontanandosi dalle shebeen era tuttavia possibile notare molte
persone, prevalentemente giovani, che passeggiavano, spesso senza una
meta precisa. I pochi che dispongono di un‟automobile e dei soldi per
comprare del carburante sono facilitati, in quanto possono raggiungere mete
più lontane. Tuttavia è emblematico come il desiderio di muoversi e di
allontanarsi dai luoghi che si è soliti frequentare sia una delle prime cose
che emergono dall‟osservazione e dall‟interazione. Le risposte che ottenevo
quando chiedevo il perché di lunghe camminate oppure di dispendiose corse
in auto sempre menzionavano la lentezza e la noia dovuta alla vita nel
villaggio. Andare in giro era percepito come piacevole perché permetteva di
vedere molte cose in poco tempo e incontrare nuove persone. L‟automobile
amplificava questa percezione. Più di una volta mi è capitato di sentir
utilizzare il termine noia per descrivere determinate situazioni. Tuttavia
questo è avvenuto solamente quando i miei interlocutori erano dei giovani.
In principio questo dato era risultato particolarmente banale. Molte volte mi
è capitato di interpretare delle affermazioni riguardanti il mondo giovanile
attraverso il filtro dell‟immagine mediatica che ne viene proposta. La noia
provata da un ragazzo diventa in questo modo un dato banale e
insignificante, quasi una condizione naturale. Tuttavia più la mia
comprensione della società locale aumentava più esso si rivelava come una