La trasmissione imperfetta - fasopo

168 CAPITOLO TERZO
troviamo gli antenati, diretti rappresentanti di un codice culturale condiviso.
Il continuo dialogo che un‟inizianda isangoma descrive, è indicativo di
questo pressante controllo: “Sono gli antenati a porre delle regole alla tua
vita”. Considerando l‟influenza sociale di istituzioni religiose come chiese o
guaritori tradizionali è possibile affermare che quanto veniva e viene
tutt‟ora trasmesso in questi ambiti costituisca un evidente contro-potere
politico (Lan, 1985).
Importante è anche considerare la permanenza di queste pratiche nel
contesto sociale in analisi. E‟ evidente infatti che, tralasciando il caso della
scuola, le istituzioni religiose descritte siano gli ambiti più longevi e
influenti in cui avvenga una trasmissione sistematica di saperi. Il caso degli
isangoma è piuttosto emblematico. Durante i miei primi soggiorni sul
campo, rimasi stupito per il rigore con cui essi si opponevano alle mie
domande. Mentre dalla maggior parte della gente ricevevo cortesi risposte,
da parte degli isangoma ottenni solamente rifiuti alle mie richieste di
collaborazione. Con il tempo ne compresi le cause giudicandole legittime;
tuttavia la loro forza nel non collaborare alle mie ricerche fu un dato
emblematico. Trascorrendo del tempo con delle giovani iniziande ebbi la
medesima sensazione. Esse erano, al contrario delle loro coetanee con le
quali la relazione risultava spesso difficile, sicure di se stesse anche nel
relazionarsi ad un estraneo come il sottoscritto. Interpreto come causa di
questo loro atteggiamento la legittimazione sociale del loro ruolo. La
giovane inizianda cercando di spiegare quale fosse il significato della sua
chiamata mi rispondeva “Gli antenati entrano in te quando vogliono che tu
sia ricco”. Ricco, in questo caso è un termine che significa rispettato oltre
che benestante a livello economico. Gli antenati sono quindi i garanti del
ruolo sociale che andrai ad assumere e il loro potere è molto forte. Inoltre è
interessante notare come i canoni gerontocratici, che caratterizzano
generalmente la società di KwaMashabane siano capovolti quando si tratta
di izangoma. Le guaritrici infatti sono considerate più potenti, e quindi
anche più temute, quando la loro età é più giovane. Una volta conobbi
direttamente una guaritrice di circa otto anni, che aveva già compiuto
l‟iniziazione. Mentre la breve discussione che ebbi con lei non mi fornì dati
rilevanti, di notevole interesse fu la reverenza e il timore che i giovani
uomini che mi accompagnavano mostrarono. Giustificandosi mi risposero: