La trasmissione imperfetta - fasopo

LA TRASMISSIONE DELLE CONOSCENZE 171
quei modelli di autorità sui quali, oltre che la scuola, anche la famiglia si è
per lungo tempo basata.
Infine, un‟ultima considerazione riguarda gli esiti del sistema
scolastico sudafricano. Per quanto riguarda l‟ammontare delle nozioni e
delle competenze tecniche o linguistiche apprese dagli studenti nella scuola,
la transizione democratica non ha avuto un effetto positivo. La scuola oggi
coinvolge sicuramente un maggior numero di giovani, che precedentemente
sarebbero stati esclusi dal sistema; tuttavia essa non permette di fornire un
livello di istruzione qualitativamente valido. Anche coloro che frequentano
la scuola sono molto consapevoli di tutto questo. Il futuro del sistema
scolastico sudafricano, nelle aree rurali come Mboza, dipenderà dal quanto
questi problemi troveranno una soluzione. Quanto l‟educazione scolastica
saprà affermarsi – migliorandoli o eliminandoli – con altri sistemi educativi
o quanto la sua inefficienza la renderà sempre meno utile a livello locale.
L‟approccio comparativo utilizzato, rispetto ai sistemi di
trasmissione di conoscenze diffusi localmente sembra restituire molti gradi
di quella complessità che caratterizza il sistema analizzato. Esso mostra
come all‟interno di un determinato e fortemente localizzato, sistema sociocultuale
possano convivere modelli differenti di trasmissione. Essi
difficilmente si lasciano ingabbiare in dicotomie rigide. Ad esempio in vari
sistemi è possibile rilevare una dialettica tra riproduzione e trasformazione
culturale, che si articola in modo differente nei vari sistemi educativi e
soprattutto in alcuni particolari momenti storici 173 . Lo slogan con cui è stata
aperta questa sezione «One goal. Education for all» è tuttavia emblematico
degli obiettivi verso i quali si muove la società sudafricana. Essa si riferisce
alla scuola, uno degli esiti più esportati della società Europea. Balandier,
rilevando quarant‟anni fa che la crisi sociale si traduceva utilizzando il
“linguaggio delle età” proponeva un modello di società basato sulla
173 In questo senso è interessante riportare quanto scritto da Bourdieu, rispetto al sistema
scolastico francese degli anni Sessanta: «In effetti, i differenti tipi di struttura del sistema di
insegnamento, cioè le differenti specificazioni storiche della funzione propria di produzione
di disposizioni durevoli e trasponibili (habitus), che incombe su ogni sistema di
insegnamento, acquistano tutto il loro significato solo se messe in rapporto con i differenti
tipi di struttura del sistema delle funzioni, a loro volta inseparabili dai differenti stati del
rapporto di forza tra i gruppi o classi mediante i quali e per i quali si realizzano queste
funzioni» (Bourdieu, 1970: 246-247).