La trasmissione imperfetta - fasopo

38 CAPITOLO PRIMO
essa riguarda «il declino della prospettiva evolutiva in antropologia che ha
seguito l‟abbandono degli studi su cultura e personalità» 23 (Herdt, Leavitt,
1998: 5). L‟impulso della scuola di Cultura e personalità, che a livello
teorico è stato, almeno fino agli anni Cinquanta, il propulsore per gli studi
sui giovani ed adolescenti, è andato affievolendosi. Inoltre, come abbiamo
visto, da parte dell‟antropologia europea, non vi è stato un rinnovamento
teorico e metodologico sufficiente. Solo a partire dagli anni Ottanta vi fu un
nuovo impulso. Molti studi etnografici sul ruolo dei giovani furono
realizzati. Questi furono una delle prime risposte, da parte dell‟antropologia,
ad un corpus scientifico che in altri ambiti, come la psicologia
dell‟adolescenza e dell‟infanzia o la pedagogia, aveva raggiunto dimensioni
considerevoli. Wulff, in una delle prime sintesi di questa nuova etnografia,
sostiene che la ricerca etnografica e la comparazione possono allargare un
campo di indagine, riguardante le culture giovanili, che è andato troppo
restringendosi su temi particolari come devianza e resistenza 24 (Wulff,
1995).
Tale progettualità ha portato ad un incremento delle ricerche
etnografiche riguardanti i giovani. Tuttavia un altro fattore, di matrice
sociopolitica, ha contribuito a questo incremento. E‟ emblematico infatti,
che la riscoperta della giovinezza in antropologia avvenga a partire dagli
anni Ottanta. Un‟analisi della letteratura disponibile porta a supporre che
una delle cause principali sia “l‟emergenza” del tema della gioventù,
soprattutto in contesti esterni all‟Europa e agli Stati Uniti. Analizzando il
contesto africano, che sarà al centro di questa trattazione, è possibile
concordare con quanto affermato da De Boeck e Honwana, ovvero che
«Negli ultimi due decenni, conflitti politici, violenza armata e la diffusione
di Hiv/Aids hanno creato una crisi di proporzioni mai viste per le giovani
23 Traduzione mia da: «the decline of developmental perspectives in anthropology
following the demise of culture and personality studies».
24 E‟ interessante qui come l‟antropologa utilizzi la categoria di youth culture, riferendosi
all‟ambito degli studi sociologici a cui abbiamo accennato in precedenza. Il tentativo è
quello anche di decostruire una rappresentazione ormai sedimentata nell‟immaginario
comune. L‟autrice, infatti sostiene che «youth culture does not only consist of resistance
and delinquency on the part of white teenage boys in Western cities.» (Wulff, 1995: 15).