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La trasmissione imperfetta - fasopo

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146 CAPITOLO TERZO<br />

l‟affermazione e la legittimazione di un ruolo sociale ben definito. Nel caso<br />

delle chiese descritte, imparare a sognare in modo corretto diviene un passo<br />

imprescindibile per accedere in pieno all‟universo simbolico della chiesa e,<br />

di conseguenza alla rete sociale.<br />

Altri tipi di sogno, seguiti a volte da dolori fisici, sono inoltre molto<br />

diffusi solitamente interpretati come sintomi di stregoneria oppure di un<br />

rapporto non “equilibrato” con gli antenati. In molti casi essi sono letti come<br />

segni della “chiamata” a divenire un isangoma, ovvero un guaritore<br />

tradizionale: «Lui sognava molte cose, ed il suo corpo era disordinato<br />

(dungeka – movimentato o diventato torbido – come un fiume) ed egli<br />

divenne una casa per i sogni» (Lee, 1969: 137). Le sofferenze dell‟uomo di<br />

cui si parla, continuarono per lungo tempo finché gli fu riferito che il suo<br />

stato era causato dalla volontà dei suoi antenati, che necessitavano appunto<br />

di un nuovo referente in grado di recepire la loro volontà 151 . L‟analisi del<br />

concetto di “casa dei sogni” registrato da Callaway è molto complessa. Il<br />

sogno appare infatti un momento in cui il corpo «cessa di essere un oggetto<br />

da studiare in relazione alla cultura, ma viene considerato come un soggetto<br />

alla cultura» (Csordas, 1990: 5). Quest‟affermazione si basa sull‟idea di<br />

fondo che descrive il corpo come un‟entità soggetta alla cultura e non come<br />

un oggetto a sé, che tuttavia interagisce con quest‟ultima.<br />

Il corpo diviene, attraverso un procedimento di incorporazione di un<br />

sistema di simboli e di significati culturali, un “recipiente” attraverso il<br />

quale questi simboli sono vissuti. Utilizzando le parole di Bourdieu si<br />

potrebbe descrivere il sogno come un esito dell‟esperienza di<br />

incorporazione, dove essa è «interiorizzazione degli schemi collettivi e<br />

integrazione al gruppo, perché ciò che è interiorizzato è il prodotto<br />

dell‟esteriorizzazione di una soggettività strutturata in modo similare»<br />

(Bourdieu, 1972: 212). Il rapporto dialettico tra la pratica del sogno e quegli<br />

schemi collettivi a cui Bourdieu si riferisce è ciò che permette di stabilire<br />

una «continuità tra le generazioni» (Bourdieu, 1972: 211). Questa continuità<br />

si esprime appunto nella pratica, dove con essa definiamo le azioni degli<br />

individui ed il loro modo di interagire con la realtà sociale. Il processo di<br />

151 Gli isangoma diventano tali solo in seguito ad una chiamata. Un antenato infatti<br />

“sceglie” colei o colui che diverrà il suo referente tra i viventi. Attraverso l‟iniziazione il<br />

nuovo isangoma imparerà a controllare la propria relazione con l‟antenato.

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