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La trasmissione imperfetta - fasopo

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RUOLO SOCIALE DEI GIOVANI 177<br />

per riferirsi ad una situazione, esso colloca se stesso in un panorama<br />

sociale di potere, diritti, aspettative e relazioni, riferite sia a se stesso<br />

che alla società che lo circonda 175 (Durham, 2000: 116).<br />

Di difficile traduzione dall‟inglese all‟italiano, la categoria social shifter,<br />

risulta molto funzionale all‟analisi della gioventù. In particolare per via del<br />

suo carattere indessicale, ovvero per la possibilità di riferirsi ad un contesto<br />

specifico. Più in particolare Durham sostiene che il suo utilizzo permette di<br />

oltrepassare l‟immediatezza di una situazione e di focalizzare l‟attenzione<br />

del ricercatore sulle categorie che sono implicite in un “incontro”. Ciò,<br />

sostanzialmente implica che il concetto di social shifter abbia una<br />

dimensione fondamentalmente situazionale, ovvero riferita ad un contesto<br />

specifico. Tuttavia, questo carattere ci permette di svincolarci dalla<br />

autoreferenzialità a volte comune a indagini prive di una dimensione<br />

generalizzante.<br />

Definire “giovane” un individuo diviene dunque un‟operazione che<br />

implicitamente tiene in considerazione la struttura sociale e simbolica del<br />

contesto in cui ci si sta muovendo. “Essere giovane” allo stesso modo è una<br />

definizione non assoluta, ma relativa a coloro che ci circondano e alle<br />

dimensioni semantiche della categoria concepita localmente. Allo stesso<br />

modo studiare il ruolo sociale dei giovani in un contesto, necessita di un<br />

approccio dinamico, che tenga in considerazione della posizione dei giovani<br />

rispetto ad altre persone, adulti, anziani, che sono coinvolti nella vita<br />

sociale. Un esempio di questo approccio è stato fornito da Geertz (1973),<br />

che per analizzare come a Bali viene costruita la persona, utilizza categorie<br />

ideal-tipiche che pongono l‟individuo all‟interno di una struttura sociale in<br />

divenire. Le categorie usate da Geertz, ovvero „contemporanei‟, „compagni‟,<br />

„predecessori‟ e „successori‟, si articolano su due dimensioni. Quella<br />

175 Traduzione mia da: «A shifter is a special kind of deictic or index-ical term, a term that<br />

works not through absolute referentiality to a fixed context, but one that relates the speaker<br />

to a relational, or indexical, context ("here" or "us" are such terms). A shifter has the<br />

capability of sometimes going further and bringing into discursive awareness the<br />

metalinguistic features of the conversation-that is, it can go beyond imme-diate<br />

relationships being negotiated and draw atten-tion to the structure and its categories that<br />

produce or enable the encounter. As people bring the concept of youth to bear on situations,<br />

they situate them-selves in a social landscape of power, rights, expec-tations, and<br />

relationships-indexing both themselves and the topology of that social landscape»

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