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La trasmissione imperfetta - fasopo

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40 CAPITOLO PRIMO<br />

idealità che obbliga a considerare il concetto di persona su un duplice piano.<br />

In primo luogo studiare la persona significa analizzare i modelli diffusi<br />

all‟interno di un gruppo sociale, verso i quali tendere al fine di ottenere un<br />

riconoscimento sociale. Crescere, diventare adulto, comporta un percorso<br />

verso uno o più particolari obiettivi che la società e che vengono ritenuti da<br />

essa, e dunque spesso anche dal singolo, importanti. In secondo luogo<br />

studiare la persona significa analizzare quali pratiche vengono messe in atto<br />

dalle società al fine di “produrre” dei singoli che raggiungano o non<br />

raggiungano lo status di persona. In questa sfera si collocano le pratiche che<br />

definiamo antropoietiche (Remotti, 2009), osservate attraverso l‟etnografia,<br />

come i rituali di iniziazione, le pratiche educative, e quelle scolastiche. E‟<br />

necessario infine rilevare l‟interconnessione esistente tra differenti modelli<br />

di persona. <strong>La</strong> retorica insita ad esempio nell‟educazione moderna spesso<br />

implicitamente conduce all‟abbandono di altre pratiche e alla conseguente<br />

trasformazione sociale. A momenti storici diversi corrispondono modelli di<br />

persona differenti e questo verrà ampiamente messo in evidenza nel<br />

presente lavoro.<br />

Il concetto di persona ci permette di contestualizzare all‟interno del<br />

quadro teorico della new melanesian ethnography il tema dei giovani. E‟<br />

interessante innanzi tutto come la maggior parte degli studi effettuati in<br />

questa area utilizzino la categoria di adolescenza. Essa viene definita qui<br />

come una “veste” culturale del periodo della pubertà, definito in termini<br />

biologici, che corrisponde al periodo di più veloce trasformazione del corpo<br />

dell‟uomo (Worthman, 1998: 28). Se la pubertà quindi si basa su dati<br />

biologici, l‟adolescenza, «da un altro punto di vista, è definita dai significati,<br />

culturalmente costruiti di questo processo, specialmente in relazione alla<br />

transizione dall‟infanzia all‟età adulta» 27 (Worthman, 1998: 28). Worthman<br />

descrive quindi quel processo, culturalmente determinato, che conduce<br />

verso “l‟adultità” per usare un neologismo italiano recentemente coniato.<br />

L‟adolescenza è un periodo che, per usare le parole di Josephides, “prepara”<br />

le persone (Josephides, 1993).<br />

Questo quadro teorico non viene tuttavia utilizzato in modo statico e<br />

atemporale. Il secondo tema di interesse, rispetto agli studi dei giovani<br />

27 Traduzione mia da: «on the other hand, is defined by the culturally constituted meanings<br />

of this process, especially to the childhood-to-adulthood transition».

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