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La trasmissione imperfetta - fasopo

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LA TRASMISSIONE DELLE CONOSCENZE 145<br />

sistema di comunicazione strutturato tra antenato e guaritore, che è parte<br />

dell‟immaginario del paziente. Tutti questi procedimenti sono<br />

progressivamente stati incorporati nelle pratiche impiegate anche dai pastori<br />

delle chiese indipendenti, che tuttavia utilizzano il termine profeta per<br />

definire le proprie competenze.<br />

Sono tuttavia proprio queste finestre aperte sulla casualità che più<br />

mettono in crisi il modo con cui, in un contesto pedagogico moderno come<br />

quello della scuola, le conoscenze vengono trasmesse. Per analizzare questo<br />

problema verranno proposti due casi etnografici, ritenuti emblematici in<br />

quanto descrivono la <strong>trasmissione</strong> di pratiche e di “oggetti del sapere” alieni<br />

all‟ambito della scuola. Il primo di questi è la pratica del sognare, un tema<br />

molto presente nella letteratura riguardante la popolazione zulu, dove si<br />

afferma generalmente che il sogno è esito dell‟influenza di un‟entità altra<br />

rispetto all‟individuo. L‟esperienza onirica è infatti il modo attraverso il<br />

quale gli antenati possono comunicare con gli uomini. «Loro [gli antenati]<br />

vengono da noi di notte, in modo molto esplicito. Si rivelano. Li vediamo<br />

molto vicini a noi e sentiamo quello che ci vogliono dire» (Berglund, 1976:<br />

80). Testimonianze di questo tipo possono considerarsi molto comuni. Il<br />

sogno quindi può essere spesso esito dell‟azione di un antenato e, in questo<br />

caso, è piuttosto facile identificare la fonte, in quanto, a seconda di essa, i<br />

simboli contenuti nelle immagini oniriche sono notevolmente differenti.<br />

Un momento in cui i sogni hanno un ruolo importante è quello della<br />

conversione; tra i sionisti e tra i cristiani, essa è in molti casi suggellata<br />

dall‟avvento di un sogno con particolari contenuti. I “sogni di conversione”,<br />

sono generalmente molto chiari e comprensibili, caratterizzati da simboli<br />

specifici. Entrare in una casa illuminata o incontrare un gruppo di donne<br />

vestite con abiti bianchi sono ad esempio simboli molto ricorrenti nel<br />

sistema simbolico cristiano. Il sogno in questo caso è il risultato di una<br />

necessità di entrare a far parte della congregazione cristiana. Essa si<br />

manifesta in una narrazione dalla costruzione fortemente stereotipizzata<br />

(Lee, 1958) e va a legittimare una conversione, rendendola indiscutibile.<br />

Nelle chiese indipendenti tali eventi sono comuni: «essi [i sionisti] sognano<br />

quello che la chiesa si aspetta dai loro sogni» (Sundkler, 1961: 273). Il<br />

sogno diviene in questo modo una vera e propria tipologia di azione per

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