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La trasmissione imperfetta - fasopo

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234 CAPITOLO QUINTO<br />

includere nell‟immaginario oggetti simbolici che non esistono nella così<br />

detta realtà (Castoriadis, 1975). Senza la pretesa di esaurire questo<br />

complesso dibattito, è interessante sottolineare come l‟immaginario assuma,<br />

nelle posizioni dei due studiosi questo duplice significato, coercitivo e<br />

creativo, e come l‟individuo si trovi in un interstizio in cui subisce passivo<br />

questo universo di significati ma che, dall‟altra parte, è in grado di<br />

alimentare con nuove originali produzioni.<br />

I sogni, un oggetto già analizzato parzialmente in questo lavoro,<br />

sono particolarmente emblematici in relazione ai temi trattati. Ritornando<br />

per un momento al contesto sociale di KwaMashabane, è interessante notare<br />

come i sogni abbiano una duplice funzione. Essi sono da una parte strumenti<br />

utili per mediare tra l'immaginario sociale e il contesto culturale in cui ci si<br />

trova. Analizzando infatti l‟operato dei pastori delle chiese indipendenti<br />

(Vailati, 2007), una delle istituzioni religiose propagatesi in modo più<br />

dirompente negli ultimi cent‟anni, è possibile osservare come il sogno e la<br />

sua narrazione siano un mezzo per utilizzare in modo pragmatico dei<br />

simboli tratti dall‟immaginario. <strong>La</strong> rivendicazione di facoltà profetiche da<br />

parte dei pastori avviene infatti spesso attraverso la narrazione di un sogno<br />

nel quale la divinità, sotto forma di una voce o di una luce accecante,<br />

comunica al singolo di essere stato scelto. In questo caso, una narrazione<br />

evidentemente tratta dall‟immaginario cristiano è riadattata al contesto<br />

locale. L‟immaginario è dunque un bacino di risorse simboliche che<br />

l‟individuo utilizza in modo creativo per le proprie esigenze individuali.<br />

Il sogno tuttavia è anche analizzabile specularmente come una<br />

negazione della creatività individuale. E‟ infatti rilevabile in molta<br />

letteratura riguardante le chiese indipendenti, come il sogno sia anche uno<br />

strumento per “verificare” che il singolo individuo si sia appropriato di<br />

alcuni simboli e immagini e che abbia appreso ad utilizzarli secondo un<br />

modo accettato dalla chiesa. Per questo l‟iniziando generalmente entra a far<br />

parte pienamente del gruppo dei fedeli in seguito ad un sogno, la cui<br />

narrazione dimostra la comprensione del sistema simbolico. Nel primo caso<br />

il sogno può essere letto, in linea con quanto affermava Castoriadis, come la<br />

creazione di una nuova immagine/narrazione che combina qualcosa di<br />

nuovo con qualcosa di preesistente. <strong>La</strong> seconda interpretazione del sogno<br />

schiaccia l‟individuo costringendolo ad interiorizzare parti dell‟immaginario

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