La trasmissione imperfetta - fasopo

138 CAPITOLO TERZO
Le izinganekwane, ed in particolare le storie in cui il protagonista è
Hlakanyana, appaiono come una guida o una descrizione di una norma
morale utile, con la quale leggere il comportamento del mio interlocutore.
La bricconeria appare come un metodo, moralmente giustificato, per
acquisire riconoscimento sociale. Specularmente, come fa notare anche
Canonici, «i trickster spesso appaiono come gli angeli vendicatori dei
misfatti sociali, inorgogliti dalla propria resistenza o potere» 145 (Canonici,
1993b: 94). La bricconeria appare dunque anche un ammonimento sociale, a
non utilizzare il potere in modo fine a se stesso. Inoltre appare, anche
secondo alcuni dei miei interlocutori, come un metodo di redistribuzione del
potere, ovvero permette a chiunque sia dotato di hlakanipha, di contestare
attraverso le proprie azioni un potere costituito che è potenzialmente
ritenuto inefficace o ingiusto. Il riferimento alle pratiche di successione
tipiche del regno Zulu è un tema in questo senso molto interessante.
Nonostante la regolamentazione di successione, nella sua elevata
complessità, fosse molto precisa, in tutta la centenaria storia del regno solo
in un caso essa è stata applicata ad litteram. In tutti gli altri la successione è
avvenuta tramite pratiche violente, omicidi, alleanze con popoli nemici
come i boeri, e con un estremo e lucido utilizzo dell‟astuzia. Questo,
ovviamente contestualizzato nei rapporti politici peculiari ad ogni
situazione, è piuttosto emblematico di una prassi e della norma che
permette, secondo regole precise, di giustificarla.
Un‟ultima riflessione riguarda la permanenza nella memoria di
queste narrazioni. Se è infatti vero che storicamente la pratica della
narrazione “intorno al fuoco” è pressoché scomparsa è emblematico che
essa permanga nella memoria della gente. Nonostante le tumultuose
trasformazioni sociali che hanno riguardato le popolazioni dello Zululand
abbiano travolto moltissime pratiche, come ad esempio l‟ampio complesso
dei rituali di iniziazione maschili, è emblematico che le izinganekwane si
siano mantenute così presenti. Inoltre, la comparazione tra le storie da me
raccolte e quelle pubblicate nelle antologie prodotte durante il Novecento
permette di affermare che le variazioni, nonostante la trasmissione orale,
siano state minime. Le storie ad esempio non hanno incorporato al loro
145 Traduzione mia da: «tricksters often appears as the avenging angel against social misfits,
who take pride in their brute strength or power».