La trasmissione imperfetta - fasopo

26 CAPITOLO PRIMO
Da un punto di vista antropologico, questo breve excursus, ci
permette di individuare alcuni elementi che saranno utili poi per giungere ad
una definizione della categoria di cui ci stiamo occupando. Quello che
emerge è che il tentativo di definire in modo significativo il termine
giovinezza è un‟impresa complessa e difficile. Da una parte abbiamo una
serie di parametri biologici. Essi sono, ad esempio, i tassi di produzione di
testosterone da parte dei maschi (Worthman, 1998), che indicano i picchi
della velocità di crescita del corpo. Statisticamente questo dato porterebbe,
assieme ad altri dello stesso tipo, a definire delle tipologie di maturazione
fisiologica. Tuttavia a questi processi di trasformazione, si aggiungono altri,
più sfuggenti a misurazioni quantitative. Il “punto di arrivo”,
biologicamente determinato, infatti in molti casi non coincide con un
completamento della persona, ovvero con l‟accesso al mondo adulto, che
spesso è determinato da dinamiche sociali di tipo molto vario (Fortes, 1973).
Gioventù e adolescenza, le due categorie sulle quali focalizzeremo la nostra
attenzione, sono da considerarsi di tipo biosociale, ovvero legate sia a
processi biologici ma anche, come vedremo, soprattutto a costruzioni socioculturali
(Worthman, 1998). Le interazione tra ambiente, società e singola
persona sono ambiti di indagine utili per incrementare la comprensione dei
processi di crescita e maturazione dei corpi, intesi qui non solo come oggetti
fisici ma come soggetti al sistema culturale circostante (Csordas, 1990).
Il termine “giovane” è dunque particolarmente ambivalente. Se da
una parte infatti esso è spesso usato in accezione universalistica, legata a
processi filogenetici, dall‟altra è inevitabilmente ancorato a costruzioni
culturali. Tali costrutti oltre ad essere legati ad una dimensione locale sono,
come si accennava all‟inizio di questo paragrafo, sempre più connessi a
concetti diffusi pressoché a livello planetario. L‟analisi della gioventù
spesso conduce al riconoscere che «questi giovani uomini devono dar forma
ad identità moderne che si collocano all‟intersezione tra tradizione e
trasformare la società. Il secondo titolo è: Corsi a professori e a genitori per capire gli
adolescenti, La Repubblica, sezione di Milano, 14 gennaio 2010; qui viene sottolineato il
disagio degli adolescenti, e la necessità di essere più sensibili verso le problematiche della
loro esistenza.