La trasmissione imperfetta - fasopo

188 CAPITOLO QUARTO
KwaMashabane, dove V. crebbe. Egli nonostante un‟acuta intelligenza e
una maturità non indifferente, sistematicamente esprimeva il peso della sua
“inferiorità” nella scala sociale. Per lui sembrava non esistere alcun ruolo
sul palcoscenico.
Due osservazioni si impongono a questo punto. La prima riguarda il
ruolo della figura paterna, che sembra dunque essere particolarmente
importante nella maturazione di un giovane. Il fattore che appare più
incisivo è la presenza o l‟assenza del padre in quel luogo che viene definito
come ikhaya, casa. Mi colpì molto come SG. un giovane intorno ai
ventisette anni dicesse “non posso dormire da loro [alla casa dei miei
suoceri]. In questo modo mi sembra che mi stia dimenticando del luogo da
cui provengo”. E‟ molto improbabile che un giovane dopo il matrimonio si
trasferisca a vivere nell‟area da cui proviene la sua sposa. Non mi è
praticamente mai capitato di incontrare qualcuno che l‟avesse fatto. Questo
frammento di conversazione, con una certa enfasi, ribadisce la regola della
virilocalità. E il timore che SG descrive è emblematico del perché non ci si
possa allontanare dalla casa paterna, dal luogo dove sono sepolti i propri
antenati. E‟ indicativo inoltre anche del perché l‟assenza paterna sia un
fattore così incisivo sulla vita di alcuni giovani. Il non essere presente
conduce al dimenticare il luogo in cui il figlio vive. Il verbo dimenticare,
khohlwa in isizulu, letteralmente è traducibile con “diventare nero” oppure
“diventare polvere”. L‟assenza significa qui diventare invisibile, perdere il
proprio ruolo sociale. La presenza o l‟assenza di una figura paterna
rappresenta dunque un forte ancoraggio al contesto sociale. Egli in qualche
modo è il garante della presenza di un ruolo riconosciuto nella società. Egli
è tenuto, come diceva il signor J. ad insegnargli tutto quello che dovrebbero
essere, secondo la visione del padre. Egli insegna, attraverso la sua presenza
e il suo comportamento ad assumere uno specifico ruolo sociale.
Il rapporto con la madre, per i ragazzi che ho conosciuto
direttamente, è in qualche modo considerabile complementare a quello
paterno. Come già detto esso non sembra avere un ruolo così strutturalmente
definito come quello del padre. Anche per quanto riguarda le relazioni tra
marito e moglie è interessante notare come nonostante la maggior parte dei
poteri formali siano nelle mani dell‟uomo, molti dei miei interlocutori