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La trasmissione imperfetta - fasopo

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ANTROPOLOGIA DEI GIOVANI 25<br />

infatti come definibile in base ad una negazione degli attributi tipici della<br />

categoria di “adulti”. I giovani quindi non vengono definiti per le<br />

caratteristiche che possiedono, ma generalmente per quelle che ancora non<br />

possiedono.<br />

E‟ quindi utile analizzare un ulteriore termine, che ben descrive<br />

come la categoria di “giovane” sia costruita attraverso una negazione. Come<br />

sostengono Herdt e Leavitt «Adultum è il participio passato del verbo latino<br />

adolescere, “crescere”. Il senso della crescita, della transizione e<br />

dell‟incompletezza sono dunque storicamente inclusi nel termine<br />

adolescente, mentre adulto significa completezza e il compimento del<br />

percorso che porta ad essa» 6 (Herdt, Leavitt, 1998: 11). Adolescenza in<br />

questo caso è la categoria utilizzata per definire una fascia di età molto<br />

variabile, in cui appunto sia a livello biologico sia a livello psicologico la<br />

persona intraprende un processo di completamento. Nella letteratura di<br />

matrice psicologica, il processo di trasformazione biologico è caratterizzante<br />

dell‟adolescenza. Altrove, essa viene definita come «il periodo della crescita<br />

umana che sbocca nell‟età adulta, ed ha come limiti cronologici medi gli 11-<br />

12 anni da un lato e dall‟altro i 18-20 anni. Si tratta di un periodo<br />

particolarmente importante nella vita dell‟uomo […], in quanto è<br />

caratterizzato da profonde trasformazioni sia fisiche […], sia psichiche»<br />

(Bertolini, 1996: 7). Anche in questa seconda definizione il processo di<br />

trasformazione e completamento è il tratto fondamentale. Infine è<br />

importante notare come «gli psicologi dell‟età evolutiva tendono a parlare di<br />

”adolescenza“, mentre il termine ”gioventù“ è usato prevalentemente dai<br />

sociologi». (Pellezzo, Malizia, Nanni, 2008: 523). Rispetto a questo è<br />

interessante notare come, nel linguaggio comune, “gioventù” generalmente<br />

sia riferito a fenomeni sociali, spesso irruenti, mentre “adolescenza” appaia<br />

più come un termine utile per esprimere disagio sociale e quella tensione<br />

legata alla crescita 7 .<br />

6 Traduzione mia da: «Adultum is the past participle of the <strong>La</strong>tin verb adolescere “to grow<br />

(up)”. The senses of growth, transition, and incompleteness are therefore historically<br />

embedded in adolescent, while adult indicates both completion and completeness».<br />

7 Per dare un esempio presento due titoli pubblicati dalla medesima testata, Repubblica in<br />

questo caso. Il primo è il seguente: Noi giovani cambieremo il mondo, Repubblica, sezione<br />

di Bari, 20 gennaio 2010. Esso si riferisce al Meeting Mondiale dei Giovani che si è svolto<br />

a Bari. Il titolo presenta i giovani caratterizzandoli come un movimento sociale, in grado di

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