La trasmissione imperfetta - fasopo

VERSO UN PRESENTE 77
umndeni: mentre il secondo è infatti identificativo di un singolo lignaggio, il
primo è interpretabile come un appellativo clanico, che può indicare persone
appartenenti a lignaggi diversi (Vilakazi, 1962: 18). Nel caso degli Zulu,
l'isibongo deriva da Zulu, un figlio minore di Malandela (Krige, 1936: 9),
appartenente all‟umndeni Qwabe. Zulu in seguito a conflitti interni alla
famiglia è divenuto un antenato di riferimento per un nuovo gruppo
familiare, un nuovo umndeni dunque. (Gluckman, 1940b: 29). In questo
caso, come spesso avveniva, con il succedersi delle generazioni il vecchio
isibongo, è stato abbandonato a favore di un altro, rappresentativo di altre
discendenze (Krige, 1936: 35), alleanze o strategie familiari. Attraverso
questo processo il concetto di isizwe che prima identificava nella pratica un
singolo umndeni è stato esteso ad una formazione politica più ampia. Il
regno Zulu infatti diviene isizwe, una nazione.
La similitudine tra la struttura di un gruppo familiare e quella di un
regno è molto importante, rilevabile soprattutto nell‟utilizzo delle
terminologie identificative di una famiglia per descrivere le ampie entità
politiche formatesi. Umuzi, termine che letteralmente significa “casa”, è
oggi utilizzato anche per tradurre il concetto di villaggio. L'umuzi era
probabilmente, al tempo di Shaka, un'unità in gran parte autosufficiente per
quanto riguarda la produzione. L'autorità principale era colui che veniva
considerato il capo famiglia, l'umnumzane 84 , il cui ruolo e potere sull'umuzi
era simile a quello dell'inkosi sul regno (Krige, 1936: 218). Il potere politico
dell'inkosi era coadiuvato e regolato dall'operato di un consiglio, che
deteneva un forte potere sulle decisioni del re. I consiglieri, definiti in
isiZulu con il termine induna, nella dimensione familiare erano solitamente i
maschi adulti dell'aggregato domestico; tuttavia in un grande regno come
quello di Shaka, essi erano i rappresentanti degli altri umuzi subordinati al re
e avevano l'obbligo di risiedere periodicamente presso la corte dell'inkosi. I
consiglieri erano le principali autorità dell'area in cui risiedevano. La loro
carica era generalmente ereditaria, in quanto solitamente gli induna erano
capi di una piccolo gruppo di popolazione poi sottomessosi all'inkosi; un
legame di fedeltà e di obbedienza li vincolava a quest'ultimo.
84 Umnumzane, è traducibile in italiano con “capofamiglia” oppure con “capo di un
insediamento e del relativo gruppo di persone che vi vivono” (Doke, 1971)