La trasmissione imperfetta - fasopo

48 CAPITOLO PRIMO
nel paragrafo precedente, è centrale per l‟analisi delle relazioni tra le due
discipline, ovvero scienze antropologiche e dell‟educazione.
Se infatti l‟antropologia culturale ha storicamente posto la sua
attenzione su quei processi, definibili come “riproduttivi” di un sistema
socio-culturale, l‟ambito dell‟educazione si è focalizzato su quello “scarto”
che si rileva nella trasmissione delle conoscenze, tra una generazione
all‟altra. Una conferma a questa ipotesi si può trovare anche in un testo
contemporaneo a quello di Raum, ovvero Becoming a Kwoma
dell‟antropologo statunitense Whiting in cui troviamo la seguente
affermazione «I termini “insegnante” e “alunno” saranno utilizzati in modo
particolare, il primo per indicare chiunque tenta di cambiare le abitudini di
un‟altra persona, il secondo per coloro le cui abitudini sono state
cambiate» 39 (Whiting, 1941: 179). Questa categorizzazione è utilizzata dallo
studioso per analizzare le relazioni educative che ritrova nella società
kwoma, in primis quella genitore-figlio. La terminologia che utilizza è
particolarmente emblematica di quell‟attenzione sul mutamento delle
abitudini, che la trasmissione delle conoscenze comporta. E‟ interessante ora
analizzare la produzione più recente riguardante i rapporti tra antropologia
ed educazione.
Come già è stato affermato, a partire dagli anni Settanta c‟è stata,
soprattutto negli Stati Uniti, una discreta proliferazione di studi che
legavano l‟osservazione partecipante ad una ricerca focalizzata
sull‟educazione. Una parziale analisi della letteratura più recente mostra
l‟esistenza di una discreta specializzazione, dovuta alle peculiarità
territoriali dei contesti geografici produttori di studi. Se infatti nell‟America
del Nord e nell‟Europa, uno dei temi più trattati è stato quello
dell‟interculturalità, soprattutto all‟interno delle istituzioni formali come la
scuola 40 , in altri contesti, ed in particolar modo nell‟America del Sud, il
39 Traduzione mia da: «The terms “teacher” and “pupil” will be employed in a special
sense, the former to mean anyone who attempts to change the habit structure of another
person, the latter, any person whose habit structure is being so changed».
40 Varenne, in un recente articolo rimarca questo orientamento: «We, anthropologists of
education, must be concerned that so much of our work is written by Americans, for
Americans, and in the terms of American public schools. It might seem less prejudicial to
drop all references to “America” and just say that we write as (unhappy) public school