La trasmissione imperfetta - fasopo

UN‟ESPLORAZIONE DELL‟IMMAGINARIO 233
con ogni luogo in cui essa è diffusa. La sfera pubblica a cui Taylor si
riferisce si costruisce, nella modernità, prevalentemente attraverso l'utilizzo
e la rielaborazione di questo tipo di immagini. Essa è una sfera esterna al
potere politico alla quale tuttavia esso è definitivamente vincolato: «L‟idea è
che il potere debba prestargli ascolto [all‟immaginario], ma che esso non
costituisca di per sé un esercizio del potere» (Taylor, 2004: 97).
L‟espulsione dell‟immaginario dalla discussione politica e al contempo la
sua influenza su quest‟ultima, ben descrive l‟ambiguità di fondo di questo
concetto. Se da una parte infatti esso è il prodotto di processi sociali e
politici metatopici, ovvero che non sono collocabili in un contesto definito,
esso è anche un atto creativo dei singoli individui, che attingono a questo
spazio per immaginare
la loro esistenza sociale, il modo in cui le loro esistenze si intrecciano
a quelle degli altri, come si strutturano i loro rapporti, le aspettative e
come esse sono normalmente soddisfatte ed infine le più profonde
nozioni e immagini normative su cui si basano tali aspettative (Taylor,
2004: 37).
L‟immaginario è dunque un concetto che permette di proporre una
riflessione interessante su come l‟individuo si relazioni con il flusso di
immagini e narrazioni che è costituito dai media e dai nuovi media
contemporanei. La psicoanalisi è invece il dominio scientifico in cui invece
l‟immaginario, inteso come funzione psichica, è stato maggiormente
approfondito. Questo tema è centrale nella riflessione di Lacan, per il quale
l‟individuo struttura la sua immagine attraverso quella dell‟altro, con cui
quotidianamente entra in contatto. Il singolo è dunque schiacciato
dall‟immaginario della società in cui si trova e il suo io sarà dunque definito
sulla base delle immagini che assorbirà durante la sua vita. Anche
Castoriadis, filosofo fortemente influenzato dal pensiero di Lacan, sottolinea
come l‟individuo sia “preceduto” dall‟immaginario (Castoriadis, 1975: 186),
e che dunque esso costituisce una realtà che semplicemente l‟individuo
riflette. Tuttavia Castoriadis definisce l‟immaginario anche come la più
radicale facoltà dell‟individuo di risemantizzare gli oggetti sociali che lo
circondano. L‟individuo è quindi dotato della facoltà di creare immagini e di