14.06.2013 Views

La trasmissione imperfetta - fasopo

La trasmissione imperfetta - fasopo

La trasmissione imperfetta - fasopo

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

162 CAPITOLO TERZO<br />

tolleranza, di uguaglianza tra i sessi e di amicizia tra tutti i<br />

popoli e gruppi etnici, nazionali e religiosi, con le persone di<br />

origine autoctona;<br />

E. di inculcare al fanciullo il rispetto dell'ambiente naturale.<br />

L‟educazione, ovvero quel sistema con cui la società e il mondo<br />

adulto dovrebbe relazionarsi con il mondo dei bambini e dei ragazzi, ha lo<br />

scopo di “inculcare” a questi ultimi il “rispetto” della società in cui vivono<br />

(art. 29, 1, C). In questo risulta emblematico come l‟interpretazione di G.<br />

dell‟educazione sia assolutamente fedele alla convenzione delle Nazioni<br />

Unite. Nonostante vi sia anche un riferimento a valori universali come<br />

l‟uguaglianza (art. 29, 1, D), sembra implicita la priorità dei valori<br />

nazionali. <strong>La</strong> convenzione inoltre ribadisce la libertà di espressione e di<br />

pensiero da parte dei fanciulli, tuttavia ribadendo che essa è subordinata ad<br />

esigenze di “ordine pubblico” (art. 13, 2, B). Il dilemma in cui si trova G.<br />

nel paragonare la propria infanzia con la condizione di chi è fanciullo ora<br />

riflette dunque tutta l‟ambiguità contenuta nel documento di maggior rilievo<br />

politico prodotto dal sistema democratico internazionale. Se da una parte il<br />

fanciullo va tutelato, esso deve essere assoggettato ad un‟autorità di natura<br />

gerontocratica.<br />

G. riferiva che i genitori oggi non riescono a far valere la propria<br />

autorità e che non hanno mezzi per fare in modo che i bambini siano<br />

rispettosi, la dove il rispetto è considerabile come uno dei massimi valori di<br />

tutto ciò che è dotato di ubuntu, umanità. Alla luce del valore di questi ideali<br />

è dunque lecito costruire sistemi educativi piuttosto coercitivi, che limitino<br />

la libertà dei bambini per garantire l‟ordine della società. <strong>La</strong> violenza o un<br />

certo grado di violenza appare tollerabile, in questo quadro. Le percosse che<br />

i bambini possono subire, che costituiscono solo la punta dell‟iceberg di un<br />

ricchissimo patrimonio di idee, sono tuttavia gli argomenti che<br />

maggiormente stridono quando incontrano i diritti universali. Un anziano<br />

signore, nato e cresciuto a Mboza, parlando della sua percezione dei giovani<br />

sosteneva che “è con le scuole che le cose hanno iniziato a cambiare. Ora<br />

non si possono più picchiare i bambini”. Ascoltando queste parole, il<br />

confine tra comportamento violento e lesivo ai bambini e invece un<br />

approccio educativo in linea con i dettami della cultura diventava ai miei

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!