La trasmissione imperfetta - fasopo

RUOLO SOCIALE DEI GIOVANI 173
CAPITOLO IV
RUOLO SOCIALE DEI GIOVANI
1. DAL PUNTO DI VISTA DEL GIOVANE NATIVO
Mboza è divenuto con il tempo un luogo per me piuttosto familiare.
Frequento alcune delle persone che vi vivono da circa sei anni. Inizialmente
la mia relazione con loro era fondamentalmente dettata dalla curiosità
scientifica, e talvolta mi sentivo in parte soggetto alla famosa accusa che
Ousmane Sembene lanciò a Jean Rouch all‟inizio degli anni Sessanta: «Tu
ci studi come se fossimo formiche» (Stoller, 1992). Lentamente le relazioni
si sono trasformate diventando qualcosa di più profondo. E se inizialmente
non sentivo alcuna responsabilità relativa all‟impatto delle mie ricerche sul
contesto di Mboza, con il passare del tempo fui costretto a mettere in primo
piano queste riflessioni. La lunga distanza che separa il luogo in cui vivo e
nel quale mi trovo a scrivere questo lavoro, non mi impedisce di pensare che
ogni singola parola qui scritta possa influire sulle loro vite. Molte delle
persone a cui mi riferisco sono inoltre, almeno anagraficamente, mie
coetanee. Il confronto della mia esperienza personale con le loro vite ha
costituito uno degli spazi più stimolanti dal punto di vista etnografico. Con
loro potevo talvolta permettermi di mettere sul tavolo della discussione