La trasmissione imperfetta - fasopo

222 CAPITOLO QUARTO
Durante il regno Zulu i giovani erano irreggimentati prima con lo scopo di
cacciare, e quindi di procurare ricchezza per il regno, e successivamente a
fini militari. Nel Novecento, con l‟instaurazione del regime dell‟apartheid, i
giovani hanno mantenuto quel ruolo di produttori di ricchezze che tuttavia
spesso non si traduceva in una assunzione di potere all‟interno degli
aggregati domestici. Il mantenimento del diritto di usufrutto della terra nelle
mani del capofamiglia ad esempio, minava l‟indipendenza economica dei
giovani e di conseguenza anche la loro progettualità per quanto riguarda la
costituzione di un nuovo aggregato familiare.
E‟ dunque proprio all‟interno di uno spazio sociale inedito per
KwaMashabane che si sviluppano dinamiche che potremmo dire oppositive
alla società più ampia. L‟imperativo del riconoscimento sociale, punto di
arrivo per un processo di maturazione e punto di partenza per interagire con
coloro che gestiscono implicitamente il potere, sembra essere timidamente
messo in discussione proprio da alcuni giovani ed, in particolare, proprio da
coloro che appartengono ai segmenti della società meno abbienti. L‟assenza
di consapevolezza rispetto a questa implicita opposizione ad un habitus
diffuso sembra tuttavia non permettere una riproduzione di una embrionale
cultura giovanile. La carriera sociale di un giovane rimane, anche nella
contemporaneità, soggetta a pressioni sociali che non permettono una
affermazione di nuove idee e pratiche. Tuttavia, a questo riguardo, la
transizione democratica successiva al 1994 sembra aver fortemente
velocizzato i processi di mutamento sociale. La dialettica tra le narrazioni
proposte a livello nazionale o transnazionale e le relazioni intergenerazionali
a livello locale sembrano essere il nucleo sul quale verrà negoziato la futura
struttura della società di KwaMashabane.