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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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sostenuta da attitudini<br />

profonde concernenti la<br />

natura umana ed è messa in<br />

atto da rego<strong>le</strong> che trattano<br />

dell’organizzazione dello<br />

spazio vita<strong>le</strong>;<br />

2) – l’interdipendenza è un<br />

rif<strong>le</strong>sso diretto della<br />

specificità della divisione del<br />

<strong>lavoro</strong>, ma questi sentimenti<br />

di dipendenza possono<br />

essere incompatib<strong>il</strong>i con gli<br />

standard dell’orgoglio<br />

maschi<strong>le</strong> nel mondo esterno<br />

alla casa e vengono quindi<br />

confinati all’interno dell’unità<br />

fam<strong>il</strong>iare e non riconosciuti<br />

esternamente.<br />

- dominanza e dipendenza sono parte integra<strong>le</strong> di questa<br />

operazione e forniscono un modo per tenere sotto controllo<br />

alcune del<strong>le</strong> più forti pulsioni che fanno parte della<br />

condizione umana;<br />

- questo modo di concepire l’esistenza umana vede però gli<br />

individui primariamente nel contesto dei loro gruppi sociali di<br />

appartenenza, piuttosto che come singoli individui, capaci di<br />

decidere del loro proprio destino;<br />

- allo stesso tempo, <strong>le</strong> <strong>donne</strong> che vengono protette<br />

diventano degli importanti indicatori dello status dei loro<br />

protettori ed <strong>il</strong> loro comportamento diventa importante in<br />

termini di onore ed orgoglio fam<strong>il</strong>iare, per un intero gruppo<br />

di parentela.<br />

5.2.4.2.1) – L’OSSERVANZA DEL PURDAH.<br />

Per quanto riguarda <strong>il</strong> primo dei due concetti, quello di mondi separati, la segregazione<br />

del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> avviene attraverso due strumenti :<br />

1) – la segregazione fisica dello spazio vita<strong>le</strong>;<br />

2) – <strong>il</strong> coprire <strong>il</strong> volto ed <strong>il</strong> corpo della donna.<br />

1) – La segregazione fisica.<br />

Con l’osservanza del purdah, gli spazi vitali per gli uomini e per <strong>le</strong> <strong>donne</strong> sono segregati e<br />

di conseguenza, parti della casa o di altri spazi vitali sono individuate per l’esclusivo uso<br />

del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> e di quegli uomini che esse possono vedere. Tra <strong>le</strong> famiglie povere urbane, <strong>le</strong><br />

<strong>donne</strong> in purdah non possono mai uscire dalla singola stanza in cui vive l’intera famiglia.<br />

Per <strong>le</strong> famiglie di classe media e di classe superiore invece, possono esserci del<strong>le</strong> entrate<br />

riservate alla parte femmini<strong>le</strong> della casa (Zenana). All’interno della casa, tende e schermi<br />

possono essere usati per proteggere <strong>le</strong> <strong>donne</strong> dagli sguardi dei visitatori maschi, sebbene<br />

la conversazione sia ammessa in modo simi<strong>le</strong> a quanto avviene in certi conventi di<br />

clausura di suore, anche qui in Italia. Anche gli spazi pubblici possono essere recintati, in<br />

modo che <strong>le</strong> <strong>donne</strong> segregate possano muoversi al loro interno come se fossero luoghi<br />

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