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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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Dhaka (Bangladesh)<br />

Londra (UK)<br />

Valutazione dell’impatto del <strong>lavoro</strong> in casa<br />

Positivo 44 Negativo 10<br />

Misto 11 Misto 43<br />

Negativo 5 Non troviamo l’impatto positivo e preva<strong>le</strong><br />

Preva<strong>le</strong> nettamente l’impatto positivo.<br />

quello misto, con 43 casi.<br />

Valutazione dell’impatto del <strong>lavoro</strong> sulla condizione femmini<strong>le</strong><br />

Positivo 34 Positivo 8<br />

Misto 16 Impatto lieve 45<br />

negativo 10 L’impatto positivo è limitato, preva<strong>le</strong><br />

Preva<strong>le</strong> l’impatto positivo, sebbene l’impatto lieve.<br />

l’impatto misto e quello negativo<br />

raggruppino quasi la metà del<strong>le</strong> risposte.<br />

Cosa possiamo dedurre da questo sguardo d’insieme sulla condizione femmini<strong>le</strong> a Dhaka<br />

ed a Londra ? La prima considerazione che ci sentiamo di fare è che la condizione<br />

dell’immigrazione in un contesto come quello ing<strong>le</strong>se, dove la comunità bangladese si è<br />

“incapsulata” nella più vasta comunità britannica, ut<strong>il</strong>izzando <strong>il</strong> felice termine coniato da<br />

John Eade nel<strong>le</strong> sue ricerche sulla comunità bangladese nel Regno Unito, non è<br />

favorevo<strong>le</strong> ad un’evoluzione nel senso dell’autonomia della condizione femmini<strong>le</strong>.<br />

Ovviamente dobbiamo tener conto del fatto che è l’isolamento creato dal razzismo a<br />

confinare la comunità bangladese nel suo limbo, ma la presenza di una grossa comunità<br />

di persone nella stessa area urbana, tenendo conto del fatto che la gran parte di esse<br />

proviene dalla stessa area rura<strong>le</strong> del Bangladesh, non sembra favorire <strong>il</strong> nascere di<br />

istanze di apertura.<br />

Paradossalmente, la presenza di una comunità “troppo” organizzata, pur all’interno di una<br />

società “aperta”, più che l’apertura, ne favorisce la “chiusura”. Nella “chiusa” società<br />

bangladese d’origine invece, i criteri di definizione della condizione femmini<strong>le</strong> vengono<br />

messi in discussione, pur nell’accettazione della più ampia cornice della modestia<br />

femmini<strong>le</strong> e del purdah.<br />

Ne possiamo dedurre che quando una cultura “gioca in casa” per quanto forte possa<br />

essere l’attacco ad alcuni suoi aspetti, <strong>il</strong> quadro genera<strong>le</strong> dell’impianto cultura<strong>le</strong> regge,<br />

mentre in una condizione di immigrazione, la comunità che si crea è strutturalmente più<br />

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