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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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Abbiamo visto questo accadere nei quattro ambienti all’interno dei quali abbiamo cercato<br />

di studiare la cultura bangladese. La cultura è sempre sperimentata come un imperativo,<br />

immodificabi<strong>le</strong>, ma contemporaneamente è fluida, aperta a degli innesti di idee e<br />

comportamenti, risponde al<strong>le</strong> sol<strong>le</strong>citazioni dell’ambiente ospitante ed al<strong>le</strong> evoluzioni<br />

dell’habitus dei suoi membri. Questo fattore, della separatezza cultura<strong>le</strong> inizia<strong>le</strong>, ma che<br />

poi porta all’integrazione, viene ri<strong>le</strong>vato anche nel rapporto di risposta del Governo del<br />

Regno Unito, del Febbraio 2008, al<strong>le</strong> proposte di modifica della definizione del concetto di<br />

Coesione Comunitaria, presentate dalla “Commission on Integration and Cohesion”. Al<br />

punto 3.40 del Principio 4 (Integrazione di nuovi immigrati nel<strong>le</strong> Comunità già esistenti), si<br />

afferma :<br />

“Il rapporto tra integrazione e coesione non è semplice. La ricerca basata sull’Indagine dei<br />

Cittadini ha trovato che in molti casi un’accresciuta diversità è un predittore positivo della<br />

coesione, tenendo conto dei livelli di deprivazione e di altri fattori influenti”.<br />

Una comunità non taglia i ponti dietro al<strong>le</strong> sue spal<strong>le</strong>, conserva inoltre anche un <strong>le</strong>game<br />

con <strong>il</strong> proprio paese d’origine e ne crea di nuovi con <strong>le</strong> altre comunità di connazionali<br />

presenti in altri paesi. E’ un fenomeno di trans nazionalità, che secondo Ballard, si<br />

sv<strong>il</strong>uppa attraverso :<br />

a) – la costruzione di reti, di network con la patria (per l’importazione di cibi, musica, f<strong>il</strong>m,<br />

vestiti, per la creazione di imprese, ecc.);<br />

b) – la creazione ed <strong>il</strong> mantenimento del<strong>le</strong> reti di parentela (agevolazione all’arrivo di<br />

parenti attraverso l’ut<strong>il</strong>izzo del<strong>le</strong> politiche di immigrazione dei paesi ospiti);<br />

c) – la sussistenza e la conservazione dei valori rurali tradizionali (quali l’auto-sufficienza e<br />

la frugalità);<br />

d) – <strong>il</strong> risparmio e l’accumulazione di capitali (attraverso <strong>le</strong> rimesse e gli investimenti locali<br />

in patria);<br />

e) – la competizione di status (sia nel paese d’immigrazione che in quello di origine);<br />

f) – i matrimoni e <strong>le</strong> migrazioni (<strong>il</strong> mantenimento del<strong>le</strong> rego<strong>le</strong> matrimoniali ed i<br />

ricongiungimenti fam<strong>il</strong>iari).<br />

Non possiamo pensare quindi a comunità che hanno soltanto del<strong>le</strong> prospettive di tota<strong>le</strong><br />

integrazione o futura assim<strong>il</strong>azione : rimane un <strong>le</strong>game con la terra di origine, che non è<br />

solo nostalgia, ma può essere anche una spinta propulsiva per <strong>le</strong> azioni future e si<br />

sv<strong>il</strong>uppa un <strong>le</strong>game nuovo anche con <strong>le</strong> altre comunità di connazionali residenti in altre<br />

parti del mondo.<br />

Se <strong>il</strong> vissuto della transnazionalità può essere interpretato come <strong>le</strong>gato a fattori più<br />

strutturali, normativi, quello diasporico, della diaspora, per certi autori è più <strong>le</strong>gato agli<br />

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