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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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sussidiarietà degli interventi di assistenza socia<strong>le</strong>, una sussidiarietà che determina anche<br />

l’entrata in campo nella gestione del<strong>le</strong> azioni di assistenza di soggetti altri rispetto a quelli<br />

istituzionali e che determinano anche una loro capacità di influenzare e indirizzare <strong>le</strong><br />

politiche istituzionali. Che la gran parte di questo capita<strong>le</strong> socia<strong>le</strong> sia spesso di matrice<br />

cattolica, ha un ruolo importante nell’impedire <strong>le</strong> derive xenofobe care a tanta pubblicistica<br />

<strong>le</strong>ghista.<br />

g) – non di meno, si nota un crescendo di iniziative di enti locali, dai comuni, al<strong>le</strong> province,<br />

al<strong>le</strong> regioni, che si pongono in rotta di collisione con i processi di integrazione. I sindaci di<br />

Vittorio Veneto, di Conegliano, di Treviso e di altri comuni <strong>le</strong>ghisti o del centro-destra, si<br />

sono sempre fermamente opposti alla possib<strong>il</strong>ità di concedere spazi ai musulmani per<br />

costruire del<strong>le</strong> moschee o per ut<strong>il</strong>izzare spazi già esistenti con finalità di preghiera,<br />

cerando così una frattura con comunità al<strong>le</strong> quali viene negato un diritto sancito dalla<br />

Carta Costituziona<strong>le</strong>. Addirittura la Lega Nord vorrebbe sottoporre al vaglio di referendum<br />

locali la costruzione di moschee, così a delimitare con voti di maggioranza i diritti del<strong>le</strong><br />

minoranze. Sempre più amministrazioni del nord-est,, seguendo l’esempio dell’”ottimo”<br />

Sindaco di Cittadella, Bitonci, pongono limiti allo spostamento ed all’insediamento degli<br />

immigrati basandosi sulla loro capacità di reddito, quasi che spostarsi per migliorare <strong>le</strong><br />

proprie condizioni sia diventato un reato perseguibi<strong>le</strong>. La Giunta Regiona<strong>le</strong> del Veneto ha<br />

varato una delibera che esclude gli immigrati con <strong>il</strong> permesso di soggiorno scaduto dai<br />

contributi per l’affitto, impedendo a migliaia di persone di usufruire di un diritto a causa<br />

del<strong>le</strong> <strong>le</strong>ntezze della burocrazia. Come abbiamo già visto, a Spresiano <strong>il</strong> Comune offre un<br />

bonus di 2.000 euro per gli immigrati disoccupati che se ne vanno.<br />

Forse, parlando di integrazione sarebbe più corretto dire che ci sono degli sforzi volti<br />

all’integrazione, che siamo in presenza di un potenzia<strong>le</strong> di integrazione, costituito<br />

dall’esistenza di risorse economiche e produttive, da posti di <strong>lavoro</strong>, da un sistema<br />

sanitario e da un sistema scolastico funzionanti, ma da questo a dire che <strong>il</strong> processo di<br />

integrazione sia funzionante e che <strong>le</strong> istituzioni fanno tutto ciò che potrebbero e<br />

dovrebbero fare, <strong>il</strong> passo è forse più lungo della gamba.<br />

Assistiamo quindi ad una dicotomia, tra <strong>il</strong> livello amministrativo, istituziona<strong>le</strong>, che cerca di<br />

sv<strong>il</strong>uppare dei processi di integrazione ed <strong>il</strong> livello più propriamente politico, che non è<br />

particolarmente interessato a questa prospettiva, anche perché <strong>il</strong> bisogno di mantenere <strong>il</strong><br />

consenso politico spinge in tutt’altra direzione.<br />

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