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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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alla sua Associazione : poter svolgere un <strong>lavoro</strong> di indagine su una numerosa comunità di<br />

immigrati, in modo da poter esaminare alcune fasi del suo processo di<br />

adattamento/insediamento.<br />

Vorrei esaminare principalmente due processi :<br />

1) - la conservazione della cultura tradiziona<strong>le</strong>, <strong>le</strong> strategie adottate per conservare la<br />

propria identità in una situazione di migrazione, verificando <strong>le</strong> ipotesi di Leach e<br />

Gluckman, secondo i quali una cultura corre sempre <strong>il</strong> rischio di dissolversi, nonostante la<br />

sua apparente invincib<strong>il</strong>ità e la vera lotta da compiersi è quella per la sua riproduzione, per<br />

la sua perpetuazione;<br />

2) - l’integrazione con la cultura ospitante avviene attraverso l’esplorazione di una zona di<br />

confine, che non appartiene a nessuna del<strong>le</strong> due culture ed è <strong>il</strong> luogo dove possono<br />

avvenire gli scambi culturali, <strong>le</strong> integrazioni e <strong>le</strong> contaminazioni.<br />

Gli spiego che per svolgere questo <strong>lavoro</strong> d’indagine dovrò fare del<strong>le</strong> interviste a dei<br />

membri della sua associazione, ma che concorderò con lui quali argomenti trattare nel<br />

corso del<strong>le</strong> interviste. Lui non sembra avere tutte queste remore e mi dice che dopo che<br />

avrà parlato con i suoi connazionali, potrò cominciare a fare <strong>le</strong> mie interviste, anche a del<strong>le</strong><br />

<strong>donne</strong>. Passa poi ad espormi quelli che ritiene siano i quattro principali prob<strong>le</strong>mi della sua<br />

comunità, secondo gli appartenenti alla sua associazione.<br />

Il primo prob<strong>le</strong>ma è quello della trasmissione della lingua Bengali. I bambini l’imparano e<br />

la parlano in casa, ma hanno bisogno di apprenderne anche la scrittura, che usa un<br />

alfabeto diverso da quello latino e simi<strong>le</strong> invece a quello ut<strong>il</strong>izzato da altre lingue del<br />

subcontinente indiano, quali l’Hindi o <strong>il</strong> Punjabi, ad esempio.<br />

A questo proposito, l’associazione BASCO vorrebbe che a scuola fossero disponib<strong>il</strong>i<br />

almeno 1 o 2 ore alla settimana, dedicate a questa attività di apprendimento. Hanno<br />

chiesto al<strong>le</strong> scuo<strong>le</strong> locali di poter usufruire di questo servizio didattico, ma finora la risposta<br />

è sempre stata negativa. Vorrebbero chiedere al Comune la disponib<strong>il</strong>ità di un loca<strong>le</strong> per lo<br />

svolgimento di questa attività. Mi fa anche capire che vorrebbero che <strong>il</strong> Comune si<br />

accollasse questa spesa, perché afferma che i lavoratori bangladesi versano già <strong>le</strong> tasse<br />

che vengono detratte dal<strong>le</strong> loro buste paga e che quindi un ritorno, un piccolo fiscal drag,<br />

potrebbe essere fatto. Gli rispondo che sarebbe opportuno inviare una richiesta scritta al<br />

Comune, magari chiedendo l’ut<strong>il</strong>izzo di un loca<strong>le</strong> scolastico <strong>il</strong> sabato o la domenica, in<br />

modo che <strong>il</strong> suo ut<strong>il</strong>izzo non interferisca con <strong>le</strong> normali attività didattiche. Mokarrom<br />

aggiunge che da parte loro sono disponib<strong>il</strong>i a fornire gli insegnanti.<br />

Il secondo prob<strong>le</strong>ma che si trovano ad affrontare è quello della condizione lavorativa del<strong>le</strong><br />

<strong>donne</strong> della comunità, che nella quasi totalità, sono casalinghe. Mi dice che lui ed i suoi<br />

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