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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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Germania e la discussione sulla libertà di scelta del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> rispetto al<strong>le</strong> loro famiglie di<br />

origine, in Olanda e Germania), diventano <strong>il</strong> punto di attrito tra due modalità<br />

evidentemente diverse di intendere i rapporti tra i generi e di conseguenza anche<br />

l’organizzazione intera della società. Cercheremo di vedere più avanti, se queste<br />

differenze sono di tipo assoluto ed irriducibi<strong>le</strong>, o se invece non vadano <strong>le</strong>tte su una scala<br />

diacronica (differenze di genere relative ad un diverso livello di sv<strong>il</strong>uppo socio-economico<br />

dei due tipi di società tra loro e che potranno risolversi con l’armonizzarsi dell’equ<strong>il</strong>ibrio<br />

socio-economico tra i due modelli sociali e culturali).<br />

5.2.1.2) – DIMENSIONI DELLA CONDIZIONE FEMMINILE NELLA CULTURA E<br />

NELLA SOCIETA’ BANGLADESE.<br />

L’analisi della condizione femmini<strong>le</strong> nel Bangladesh, può muoversi su due dimensioni<br />

principali :<br />

a) - una spazia<strong>le</strong>, orizzonta<strong>le</strong>, che vede fronteggiarsi due condizioni di vita :<br />

- l’ambiente rura<strong>le</strong>;<br />

- l’ambiente urbano.<br />

b) - una socio-economica, vertica<strong>le</strong>, di status (vedremo che anche la condizione spazia<strong>le</strong><br />

prevede una sua <strong>le</strong>ttura vertica<strong>le</strong>), che vede una più comp<strong>le</strong>ssa stratificazione di ruoli, in<br />

una società in veloce evoluzione, anche se gli aspetti determinanti di questa evoluzione<br />

sembrano essere eterodiretti (investimenti stranieri nei diversi settori industriali, ecc.).<br />

La <strong>le</strong>tteratura, riferendosi ai ceti più e<strong>le</strong>vati parla di bassa, media ed e<strong>le</strong>vata classe media,<br />

termini piuttosto vaghi che stanno però ad indicare come non sia presente in Bangladesh<br />

la classica stratificazione socia<strong>le</strong> che associamo al<strong>le</strong> nostre società occidentali,<br />

specialmente a quel<strong>le</strong> europee :<br />

- una classe media diffusa, che comprende ormai quel<strong>le</strong> che un tempo erano la classe<br />

operaia e la piccola borghesia;<br />

- una classe media, media e<strong>le</strong>vata, che comprende quella che un tempo era la borghesia<br />

imprenditoria<strong>le</strong> ed i nuovi ceti imprenditoriali emergenti, dai servizi alla finanza, al<strong>le</strong> arti ed<br />

al<strong>le</strong> libere professioni.<br />

Non manca naturalmente un ceto povero, ma questo non è più caratterizzato come classe<br />

operaia o sottopro<strong>le</strong>tariato, quanto piuttosto come un ceto diseredato, sia produttivo che<br />

improduttivo, dai lab<strong>il</strong>i confini con i ceti sovrastanti. Nel Bangladesh, oltre al<strong>le</strong> classi<br />

medie, che sono una minoranza, abbiamo una grande maggioranza di agricoltori poveri in<br />

ambiente rura<strong>le</strong>, alla qua<strong>le</strong> fa da controcanto ed in molti casi ne è <strong>il</strong> risultato socioeconomico,<br />

nel senso che dall’ambiente rura<strong>le</strong> proviene, una popolazione povera inurbata.<br />

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