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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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5) – RITORNO A CASA : LA CONDIZIONE FEMMINILE NEL BANGLADESH.<br />

5.1) - LA CONDIZIONE DELLA DONNA NEL MONDO RURALE.<br />

5.1.1) – LA CONDIZIONE LAVORATIVA DELLA DONNA RURALE.<br />

Il Bangladesh, appartiene a quella parte del pianeta dove la coltura agricola principa<strong>le</strong><br />

è <strong>il</strong> riso. Fanno parte di quest’area paesi che appartengono a due centri di irradiazione<br />

agricola protostorici : quello indiano e quello cinese. Dall’Indocina e dalla Cina (centro di<br />

irradiazione cinese), fino all’India ed al Pakistan (centro di irradiazione indiano, del<strong>le</strong><br />

culture della Val<strong>le</strong> dell’Indo), <strong>il</strong> riso svolge <strong>il</strong> ruolo che in Europa è svolto dal frumento,<br />

nel<strong>le</strong> Americhe dal Mais e in Africa dal miglio : è la fonte principa<strong>le</strong> di energia ottenibi<strong>le</strong> dal<br />

cibo. Il Sub-continente indiano ed <strong>il</strong> Sud-est Asiatico, <strong>le</strong> aree che principalmente ci<br />

interessano, appartengono in parte ancora ad un modo di produzione pre-capitalistico, ove<br />

<strong>il</strong> tipo di economia principa<strong>le</strong> è quello di sussistenza ed in cui <strong>il</strong> gruppo fam<strong>il</strong>iare svolge<br />

ancora congiuntamente sia <strong>il</strong> compito della riproduzione socia<strong>le</strong>, che quello della<br />

produzione economica. Qui forse vigeva quello che Marx definì come Modo di Produzione<br />

Asiatico, sistema paternalistico dispotico in cui la proprietà della terra era concentrata nel<strong>le</strong><br />

mani dell’imperatore o di una classe nobi<strong>le</strong> feuda<strong>le</strong>. L’arrivo del colonialismo spezzò<br />

questo ordine, senza portare però ad un rea<strong>le</strong> sv<strong>il</strong>uppo economico nel<strong>le</strong> campagne, che<br />

continuarono a sussistere in modo feuda<strong>le</strong>, con l’unico cambiamento consistente<br />

nell’apparire del<strong>le</strong> classi dei contadini poveri e dei braccianti, che potevano acquisire i<br />

piccoli pezzi di terra che si liberavano con <strong>il</strong> dissolvimento del<strong>le</strong> grandi proprietà terriere.<br />

Nel Bangladesh, in quello che era <strong>il</strong> Bengala Orienta<strong>le</strong>, <strong>il</strong> colonialismo britannico contribuì<br />

a formare una classe loca<strong>le</strong> di nuovi padroni terrieri, i Zamindar, non così grandi proprietari<br />

come i loro predecessori e più controllab<strong>il</strong>i politicamente ed economicamente. L’immutata<br />

struttura feuda<strong>le</strong> non ha portato ad uno sv<strong>il</strong>uppo agricolo moderno comparabi<strong>le</strong> a quello<br />

avvenuto nel<strong>le</strong> agricolture europee ed americane, contribuendo a mantenere una<br />

situazione socia<strong>le</strong> in cui l’alto sv<strong>il</strong>uppo demografico obbedisce ancora al bisogno di<br />

procreare per avere a disposizione manodopera fam<strong>il</strong>iare per la sopravvivenza. Ciò che ci<br />

interessa però evidenziare, più che un excursus di storia agraria del Sud-Est asiatico, è<br />

come all’interno di uno stesso quadro coltura<strong>le</strong>, in un ambiente socio-economico precapitalistico<br />

e che presupporrebbe quindi una sim<strong>il</strong>itudine nell’organizzazione del <strong>lavoro</strong><br />

agricolo, anche negli aspetti <strong>le</strong>gati al genere, si evidenzi una notevo<strong>le</strong> differenziazione tra<br />

la struttura della divisione di genere nel <strong>lavoro</strong> agricolo in Bangladesh, rispetto a tutti gli<br />

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