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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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L’interculturalismo prende anche in considerazione i fenomeni sociali della<br />

transnazionalità e della diaspora : questi, ci mostrano come <strong>il</strong> concetto stesso di<br />

integrazione possa essere limitato e limitante. Se integrazione significasse solo una scelta<br />

di campo, di una nazionalità precisa, per quanto accettata nella propria diversità, si<br />

rive<strong>le</strong>rebbe una scelta piuttosto obso<strong>le</strong>ta in una realtà socia<strong>le</strong> nella qua<strong>le</strong> i fenomeni di<br />

globalizzazione e <strong>le</strong> loro ricadute tecnologiche (fac<strong>il</strong>ità di viaggiare e di comunicare),<br />

rendono immanente, presenti, dei <strong>le</strong>gami culturali che un tempo probab<strong>il</strong>mente si<br />

sarebbero più fac<strong>il</strong>mente al<strong>le</strong>ntati. Oggi, molti migranti appartengono a più realtà culturali e<br />

la comp<strong>le</strong>ssità socia<strong>le</strong> stessa impedisce una definitiva “scelta di campo”.<br />

f) – la coesione socia<strong>le</strong> e comunitaria è come abbiamo visto, la risposta britannica ai<br />

limiti del multiculturalismo “pratico”. E’ simi<strong>le</strong> all’approccio interculturali sta nel prevedere<br />

un ruolo attivo del<strong>le</strong> istituzioni e lo sv<strong>il</strong>uppo del capita<strong>le</strong> socia<strong>le</strong> qua<strong>le</strong> mezzo per diffondere<br />

la coesione, la mutua accettazione, l’integrazione tra <strong>le</strong> diverse comunità (intendiamo per<br />

capita<strong>le</strong> socia<strong>le</strong>, la rete di relazioni formali ed informali, tra persone, istituzioni ed<br />

associazioni, che in una comunità crea una base comune di valori e conoscenze).<br />

Sebbene inizialmente nata in alternativa anch’essa al multiculturalismo, in seguito a forti<br />

critiche provenienti dall’ambito della ricerca del<strong>le</strong> scienze sociali, ha smussato in parte<br />

questi aspetti critici e si presenta oggi come una mediazione tra l’approccio multicultura<strong>le</strong><br />

(per la valorizzazione e la difesa del<strong>le</strong> diverse culture) e quello intercultura<strong>le</strong> (per<br />

l’intervento istituziona<strong>le</strong> di regolazione socia<strong>le</strong> dell’incontro tra <strong>le</strong> varie culture).<br />

Permangono i dubbi sul modo in cui viene impostato l’incontro “cultura<strong>le</strong>”, sempre basato<br />

sull’accettazione implicita di un modello cultura<strong>le</strong>, quello britannico, che non è<br />

evidentemente “culture free” e la cui accettazione viene richiesta al<strong>le</strong> culture ospitanti,<br />

mentre ta<strong>le</strong> sforzo non viene richiesto a quei gruppi estremistici “bianchi”, che pur<br />

ponendosi al di fuori di esso con <strong>le</strong> loro pratiche razzistiche, possono di fatto sentirsi “liberi<br />

e britannici” di per sé. Viene criticato anche per l’implicito ruolo di controllo socia<strong>le</strong> sulla<br />

manifestazione del<strong>le</strong> diverse culture che questo approccio sembra sottendere, ma è una<br />

critica che può essere fatta anche al modello intercultura<strong>le</strong> : che decide qual è la migliore<br />

sintesi tra <strong>le</strong> varie pratiche culturali di una società ? Può essere una decisione elaborata<br />

da un comitato di esperti, o dalla continua contrattazione socia<strong>le</strong> ? Ed esistono gli ambiti<br />

sociali e <strong>le</strong> risorse per sv<strong>il</strong>uppare un ta<strong>le</strong> approccio, quando vediamo ormai ridotto <strong>il</strong> raggio<br />

d’azione della stessa democrazia, minacciata dall’estendersi dei poteri economici<br />

sovranazionali prodotti dalla globalizzazione ?<br />

Un’ulteriore critica che viene fatta a questo modello di intervento socia<strong>le</strong>, ma che a mio<br />

parere va estesa a tutti i modelli di intervento socia<strong>le</strong> sul<strong>le</strong> culture è relativa all’ut<strong>il</strong>izzo che<br />

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