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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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indiani dimostrano autonomia e l’espressione di mete personali ben definite. Questi studi<br />

non si sono però occupati dei risvolti psicoanalitici del<strong>le</strong> loro formulazioni. Alla base della<br />

difficoltà di formulazione di una posizione chiarificatrice sull’applicab<strong>il</strong>ità della psicoanalisi<br />

a persone di cultura non occidenta<strong>le</strong>, c’è spesso la confusione tra fenomeni sociali ed<br />

intrapsichici, ritrovata anche nei lavori di clinici che negli USA hanno lavorato con dei<br />

gruppi etnici.<br />

Coh<strong>le</strong>r e Geyer (1982), hanno cercato, basandosi sul <strong>lavoro</strong> di Hartmann (1958) di<br />

formulare una distinzione tra autonomia intrapsichica ed autonomia interpersona<strong>le</strong>.<br />

7.1.2.1) – L’AUTONOMIA INTRAPSICHICA.<br />

Nella formulazione di Hartmann, si raggiunge grazie all’identificazione con gli oggetti ed<br />

all’interiorizzazione degli oggetti stessi, processi che strutturano l’io e organizzano <strong>il</strong><br />

mondo interiore. Una componente importante di questa autonomia è <strong>il</strong> raggiungimento<br />

della costanza oggettua<strong>le</strong>, la cathexis (è <strong>il</strong> processo di investimento dell’energia libidica in<br />

una persona, oggetto o idea) della rappresentazione menta<strong>le</strong> dell’oggetto,<br />

indifferentemente dallo stato di bisogno. In questa fase dello sv<strong>il</strong>uppo, l’individuo è meno<br />

dipendente dall’ambiente. Il Sé e <strong>le</strong> sue rappresentazioni oggettuali non sono più<br />

vulnerab<strong>il</strong>i alla scissione in immagini “buone” e “cattive”. L’identità è mantenuta dalla<br />

cathexis continua, non solo dell’oggetto, ma anche del<strong>le</strong> rappresentazioni del Sé. La<br />

Mah<strong>le</strong>r (1968), ha inoltre affermato che l’autonomia intrapsichica si riferisce alla<br />

risoluzione del<strong>le</strong> prob<strong>le</strong>matiche della separazione e dell’individuazione, che nel<strong>le</strong> situazioni<br />

attuali, avvengono con <strong>il</strong> raggiungimento della costanza oggettua<strong>le</strong>, nella prima infanzia.<br />

7.1.2.2) – L’AUTONOMIA INTERPERSONALE.<br />

Può essere raggiunta in presenza od in assenza dell’autonomia intrapsichica. Viene<br />

valutata positivamente dalla classe media USA come <strong>il</strong> modo idea<strong>le</strong> di relazione tra i<br />

membri adulti della famiglia, ma non viene valutata altrettanto positivamente tra diversi<br />

gruppi di diversa origine socia<strong>le</strong>. Non è chiaro nemmeno se gli americani si sforzino<br />

realmente di agire in un modo così autonomo, come sono stati descritti dagli antropologi.<br />

Molto di ciò che passa per comportamento indipendente ed autonomo tra gli americani, è<br />

in realtà una reazione difensiva in risposta ai bisogni non soddisfatti di dipendenza, che<br />

rimangono rimossi. In questi termini si è espresso anche Kakar, che ha affermato,<br />

seguendo Bowlby, che la maturità emotiva, anche in Occidente, comprende la capacità di<br />

fare assegnamento, fiduciosamente, negli altri : “la capacità di essere veramente soli, è<br />

maggiore quando l’Altro, originariamente identificato con la buona madre che dà ed<br />

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