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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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nell’intervista n.° 10. Omma sembra invece indifferente a questo richiamo del desh : <strong>il</strong> cibo<br />

tradiziona<strong>le</strong> che <strong>le</strong>i acquista sembra essere costituito da piatti già pronti, preconfezionati,<br />

che hanno perso ogni caratteristica “energetica” del luogo di origine. Ritorneremo poi su<br />

un altro aspetto che abbiamo notato in Omma : <strong>il</strong> concetto di tranqu<strong>il</strong>lità. Per <strong>le</strong>i ha una<br />

va<strong>le</strong>nza emoziona<strong>le</strong> e menta<strong>le</strong>, vedremo più avanti, specialmente nel<strong>le</strong> interviste a degli<br />

uomini, come sia importante per loro la tranqu<strong>il</strong>lità, l’essere tranqu<strong>il</strong>li. Un aspetto che mi ha<br />

colpito dell’intervista ad Omma è l’assenza di riferimenti al futuro della figlia. Non si<br />

capisce se Omma dia per scontato che la sua condizione sarà migliore di quella dei suoi<br />

genitori se questi raggiungeranno una buona posizione socia<strong>le</strong> in Italia o se invece, visto<br />

che è ancora piccola, preferisca porsi più avanti questo tipo di prob<strong>le</strong>mi. Vedremo come<br />

sia molto diversa invece la situazione di La<strong>il</strong>a, nella prossima intervista, a questo riguardo.<br />

E’ un fatto comunque che in tutte <strong>le</strong> interviste i figli, anche quelli che non sono ancora nati,<br />

hanno un ruolo nel<strong>le</strong> decisioni dei genitori, mentre in Omma questa preoccupazione<br />

sembra assente. Vediamo quali sono i principali costrutti psicologici personali, visti in<br />

forma di opposizione binaria, che emergono dall’intervista con Omma :<br />

Tempo dedicato al <strong>lavoro</strong> ed agli interessi<br />

personali (<strong>le</strong>gato allo sv<strong>il</strong>uppo persona<strong>le</strong>)<br />

Tranqu<strong>il</strong>lità menta<strong>le</strong> ed emoziona<strong>le</strong> (in<br />

Bangladesh)<br />

Relazioni con i fam<strong>il</strong>iari calde e<br />

soddisfacenti (in Bangladesh)<br />

Raggiungere una buona condizione socia<strong>le</strong><br />

fam<strong>il</strong>iare <strong>le</strong>gata ad un reddito sufficiente<br />

(Italia)<br />

Tempo “libero” (inuti<strong>le</strong>, tempo sprecato)<br />

Irrequietezza menta<strong>le</strong> ed emoziona<strong>le</strong> (in<br />

Italia)<br />

Relazioni fredde con i residenti e non<br />

soddisfacenti con i connazionali (in Italia)<br />

Buona condizione socia<strong>le</strong> fam<strong>il</strong>iare, ma<br />

mancanza di un reddito sufficiente<br />

(Bangladesh)<br />

Ritornando per un momento alla distinzione tra desh e bidesh, possiamo notare come<br />

molti aspetti del desh siano sovrapponib<strong>il</strong>i alla descrizione del femmini<strong>le</strong> negli schemi che<br />

abbiamo visto nei capitoli 5.1 e 5.2, mentre molti aspetti del bidesh sono sovrapponib<strong>il</strong>i<br />

negli stessi schemi, alla descrizione del maschi<strong>le</strong>. Questo ci fa pensare alla possib<strong>il</strong>ità che<br />

nel processo migratorio, avvenga anche un cambiamento della rappresentazione<br />

simbolica del<strong>le</strong> principali opposizioni binarie costitutive della cultura bangladese : la patria<br />

non è solo maschi<strong>le</strong> o solo femmini<strong>le</strong>, quando viene vissuta in prima persona, ma la sua<br />

rappresentazione, all’estero, ne sfuma alcuni aspetti masch<strong>il</strong>i, per renderla con<br />

connotazioni femmin<strong>il</strong>i, materne. Non più una patria, una fatherland, ma una motherland. Il<br />

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