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le donne e il lavoro sognato. - Cestim

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dell’economia e della società, da parte di una maggioranza etnica osti<strong>le</strong>, la comunità<br />

bangladese si è basata sulla sua religione, sul<strong>le</strong> sue norme e sui suoi costumi per<br />

riaffermare la sua identità cultura<strong>le</strong>, trasformando la sua identità di gruppo “dato” in<br />

un’identità di gruppo “scelto”. Anche la moschea loca<strong>le</strong> ha svolto un ruolo importante nella<br />

vita politica e socia<strong>le</strong> della comunità. La qualità dello scontro col gruppo etnico<br />

maggioritario, ha portato poi ad un’esasperazione della differenza, dell’ut<strong>il</strong>izzazione dei<br />

discorsi basati sul “noi” e sul “loro”. Uno dei timori principali del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> era quello della<br />

vio<strong>le</strong>nza fisica diretta e della vio<strong>le</strong>nza sessua<strong>le</strong>, da parte dei membri della maggioranza<br />

bianca. Una difesa contro queste minacce è stata la restrizione dei loro movimenti, sia nei<br />

termini di quanto potevano allontanarsi dalla zona di residenza, sia nei termini di orari<br />

durante i quali potevano uscire di casa. In questo modo, possiamo vedere come una<br />

minaccia di settori “estremistici” di una società “democratica” e “libertaria”, abbia avuto <strong>il</strong><br />

risultato di rendere ancora più attuali, perché necessarie, del<strong>le</strong> modalità di comportamento<br />

relative al genere, di tipo tradiziona<strong>le</strong>. Questa minaccia del razzismo “esterno”, ci aiuta a<br />

capire perché per i bangladesi di Londra, la “comunità” abbia assunto un significato qua<strong>le</strong><br />

fonte di forza, sicurezza e solidarietà per i suoi membri. Le <strong>donne</strong> non avevano paura di<br />

muoversi nell’immediato vicinato, poiché rimanevano sempre in un’area Benga<strong>le</strong>se. Le<br />

<strong>donne</strong> che si erano insediate precedentemente, quando la comunità era meno estesa,<br />

avevano avuto una minore libertà di movimento. Gli incontri sociali di routine e gli scambi<br />

economici ut<strong>il</strong>i alla distribuzione del<strong>le</strong> risorse all’interno della comunità, aiutavano a loro<br />

volta a costruire la comunità stessa qua<strong>le</strong> portatrice di rego<strong>le</strong> e norme. Il genere era un<br />

aspetto fondamenta<strong>le</strong> di questo processo di ricostituzione, poiché <strong>il</strong> conformarsi al<strong>le</strong> norme<br />

di genere era un indice chiave dello status fam<strong>il</strong>iare all’interno della comunità. Ma <strong>le</strong> norme<br />

di genere non sono neutre ed implicano maggiori restrizioni per <strong>le</strong> scelte del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> che<br />

non per quel<strong>le</strong> degli uomini. In alcuni casi, <strong>le</strong> <strong>donne</strong> avevano interiorizzato i codici sociali di<br />

condotta in modo ta<strong>le</strong> da vivere queste restrizioni come se fossero state del<strong>le</strong> “scelte”. In<br />

altri casi invece, i continui riferimenti a “ciò che la gente potrebbe dire” e <strong>le</strong> preoccupazioni<br />

relative ai danni che avrebbero potuto essere causati dal<strong>le</strong> chiacchiere all’interno di una<br />

comunità molto compatta, testimoniavano come <strong>le</strong> norme di genere esercitassero un<br />

notevo<strong>le</strong> potere nell’inst<strong>il</strong>lare <strong>il</strong> conformismo del<strong>le</strong> <strong>donne</strong> e del<strong>le</strong> loro famiglie nei confronti<br />

dei codici accettati di comportamento di genere. Le norme della comunità avevano anche<br />

l’effetto di riprodurre una specifica divisione di genere dei ruoli e del<strong>le</strong> responsab<strong>il</strong>ità<br />

all’interno della casa, riproducendo così una specifica divisione del<strong>le</strong> opportunità offerte<br />

dal mercato del <strong>lavoro</strong>. Le <strong>donne</strong> spiegavano <strong>le</strong> loro scelte di lavorare in casa in funzione<br />

del<strong>le</strong> loro responsab<strong>il</strong>ità primarie, per la cura dei figli e per i lavori domestici, della loro<br />

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