PIANO MUSIC - Abeille Musique

La musica per pianoforte
INTRODUZIONE
incarnazione musicale? E anche dopo aver registrato più di 120 ore della musica lisztiana
per pianoforte, devo ancora ammettere che l’oratorio Christus è probabilmente il suo
migliore lavoro, (dirigerlo è stata una esperienza profondamente rivelatrice), come
minimo uno può suonare i movimenti orchestrali nelle magiche inimitabili partitions
de piano di Liszt stesso.
Un progetto discografico come questo non poteva che
generare una corrispondenza entusiasta. Fortunatamente, la Liszt Society ha aiutato ad
assorbire molte delle richieste relative agli spartiti sfuggevoli, ma mi sono comunque
giunte una o due richieste bizzarre: penso al tizio che innocentemente ha chiesto una
copia di tutti gli spartiti dell’ intera serie, e anche a una donna rumena che voleva ricevere
da me tutti i dischi Hyperion in cambio artefatti locali, perché non poteva permetterseli
altrimenti. Ma alcune gentili persone hanno inviato copie di edizioni rare nel caso io non
le avessi viste. Questo è diventato ancora più importante quando la serie progrediva,
quando sono diventato più consapevole del fatto che quando Liszt ha pubblicato un pezzo
più o meno contemporaneamente in diversi paesi non garantisce affatto che i testi siano
identici. Il catalogo di Humphrey Searle, per quanto meravigliosamente pionieristico che
sia, non è più servito allo scopo, e Michael Short ed io abbiamo iniziato il nostro lungo
lavoro di costruzione di un catalogo molto più completo, tenendo conto di molti
manoscritti inediti e di versioni diverse, che sono venute alla luce durante le nostre
ricerche. Vedere i manoscritti su microfilm o dal vivo, per così dire, è diventato un
imperativo, e molti pezzi precedentemente considerati come non finiti, o identici ad altre
opere, sono invece risultati come opere a sé stanti. Inoltre sembrava assolutamente
obbligatorio, nel caso di un gruppo di opere in cui mancavano poche note per essere
compiuto, di fornire materiale tale, che fosse stato minimamente e con discrezione
necessario per rendere la musica eseguibile. Chi vorrebbe vivere senza la magnifica
Fantasia su temi del Figaro e Don Giovanni a causa della mancanza di una manciata
di note? Ed io non mi pento di un minuto trascorso al lavoro colossale di fare partiture
precise di tutte le musiche per pianoforte e orchestra da fonti che sono state spesso molto
meno che adeguate. Anche i due concerti famosi sono trincerati di errori nelle edizioni
familiari, e il Grand solo de concert e l’Hexaméron richiesero un sforzo musicologico
maggiore per assemblarli, mentre De profundis, per esempio, richiedeva solo un paio di
accordi di chiusura. (Che capolavoro straordinario è questo pezzo giovanile!)
Quando il volume finale di Hyperion venne rilasciato nel 1999, ho fatto del mio meglio
per ringraziare tutti quelli che mi hanno aiutato nella realizzazione di questa impresa.
Sono sicuro che ho involontariamente omesso qualcuno, ma l’elenco è vasto, così come
la mia gratitudine. Essa riguarda tutti, dai bibliotecari agli archivisti, dagli accordatori di
pianoforte ai voltapagine, gli addetti alla registrazione, gli amministratori, i giornalisti, gli
amici e consiglieri che mi hanno incoraggiato o sopportato, a seconda del momento. Ma
senza questo aiuto, un viaggio come questo non si sarebbe mai potuto fare, e in
retrospettiva è indubbiamente stato il viaggio di una vita.
LESLIE HOWARD © 2011
Traduzione LESLIE HOWARD e LUDOVICO TRONCANETTI
59