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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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“Il Consiglio europeo chiede alla CIG di basare i suoi lavori sulla considerazione che i cittadini sono al centro della costruzione<br />

europea: l’Unione ha l’assoluto dovere di rispondere concretamente alle loro necessità e alle loro preoccupazioni.<br />

Poiché gli Stati membri reputano loro impegno vincolante il rispetto dei <strong>diritti</strong> umani, dei valori democratici e dei principi<br />

dell’uguaglianza e della non discriminazione, e poiché l’Unione è una comunità di valori condivisi, la CIG dovrebbe<br />

esaminare se e in quale misura sia possibile rafforzare questi <strong>diritti</strong> fondamentali e garantirne una migliore salvaguardia.<br />

[…]”<br />

Nel contesto della CSGAI “la Conferenza è invitata a produrre risultati adeguati soprattutto sulle seguenti questioni:<br />

- metodi e strumenti più efficaci nel quadro di obiettivi già stabiliti;<br />

- una migliore tutela dei cittadini dell’Unione contro la criminalità organizzata internazionale in particolare, il terrorismo<br />

e il traffico illecito di stupefacenti;<br />

- uno sviluppo coerente ed efficace delle politiche in materia di asilo, immigrazione e visti;<br />

- un chiarimento delle divergenze di opinioni sul controllo giurisdizionale e parlamentare delle decisioni dell’Unione<br />

nel settore della giustizia e degli affari interni. […]”<br />

Nel contesto delle politiche comunitarie il Consiglio europeo precisava: “Pertanto, per conseguire l’obiettivo di un alto<br />

livello di occupazione e assicurare insieme la protezione sociale, la CIG dovrebbe esaminare come l’Unione possa fornire<br />

la base di una cooperazione e di un coordinamento migliori per rafforzare le politiche nazionali. Inoltre la CIG dovrebbe<br />

esaminare se e come gli sforzi dei nostri governi e delle parti sociali possano essere meglio e più efficacemente<br />

coordinati dal trattato.<br />

La CIG potrebbe altresì affrontare la questione della compatibilità tra la concorrenza e i principi dell’accesso universale<br />

ai servizi essenziali, nell’interesse dei cittadini.<br />

Inoltre la CIG dovrebbe esaminare lo status delle regioni più remote. Dovrebbe anche esaminare lo status dei territori<br />

d’oltremare. Dovrebbe esaminare altresì il problema delle regioni insulari dell’Unione.<br />

[…] La CIG dovrà esaminare come rendere la protezione dell’ambiente più efficace e coerente al livello dell’Unione<br />

per conseguire uno sviluppo sostenibile a livello dell’Unione.<br />

La CIG deve assicurare una miglior applicazione e la stretta osservanza del principio di sussidiarietà, per garantire la<br />

trasparenza e l’apertura dei lavori dell’Unione ed esaminare se sia possibile semplificare e consolidare i trattati.”<br />

Con molta chiarezza, il Consiglio europeo chiedeva dunque alla CIG di impostare tutto il suo lavoro<br />

sulla base della centralità dei cittadini dell’Unione nell’architettura di quest’ultima e perciò di stabilire<br />

i <strong>diritti</strong> fondamentali di essi e la loro salvaguardia da parte dell’UE come primo punto del nuovo<br />

trattato.<br />

Per quanto riguarda la CSGAI, il Consiglio europeo invitava dunque la CIG a stabilire nel trattato<br />

disposizioni che rendessero la CSGAI stessa capace di affrontare la lotta contro il crimine e di attuare<br />

un’efficace politica di controllo delle frontiere esterne, ma soprattutto che la ponessero sotto il<br />

controllo giurisdizionale e parlamentare ossia della Corte di giustizia e del PE, con la prospettiva<br />

dunque di un graduale assorbimento della stessa CSGAI nell’ambito della CE.<br />

Per quanto riguarda le stesse politiche comunitarie, il Consiglio europeo invitava dunque la CIG a<br />

stabilire nel trattato delle disposizioni volte a creare una politica economica e sociale comune (con<br />

l’apporto delle parti sociali a livello europeo) e persino l’accesso di ogni cittadino dell’Unione ai<br />

“servizi essenziali” ossia ai servizi d’interesse generale ovvero ai servizi pubblici in tutto il territorio<br />

dell’Unione.<br />

Ma le istruzioni forse più interessanti assegnate dal Consiglio europeo alla CIG erano quelle generali,<br />

relative all’inserimento nel trattato di disposizioni che garantissero l’applicazione del principio di<br />

sussidiarietà, ovvero da un lato un’effettiva trasparenza e apertura dei lavori dell’Unione e dall’altro<br />

lato, soprattutto, la semplificazione e il consolidamento dei trattati. Quest’ultima istruzione significava<br />

la volontà dello stesso Consiglio europeo che si procedesse, proprio in nome della sussidiarietà,<br />

all’elaborazione di quel famoso “testo unico” dei trattati fondamentali o costitutivi dell’UE perorato<br />

dal PE.<br />

Per quanto riguarda il secondo settore, il Consiglio europeo sollecitava la CIG nei seguenti termini:<br />

“La Conferenza dovrà studiare:<br />

- quale sia il modo più efficace per semplificare le procedure legislative e renderle più chiare e trasparenti;<br />

- la possibilità di estendere il ricorso alla codecisione in questioni legislative propriamente dette;<br />

- la questione del ruolo del Parlamento Europeo, oltre all’esercizio dei suoi poteri legislativi, nonché la sua composizione<br />

e la procedura uniforme per la sua elezione.

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