cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"
cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"
cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
necessità di sviluppare e meglio articolare la concertazione trilaterale sui diversi aspetti della strategia<br />
di Lisbona. E’ stato convenuto che d’ora in avanti un “vertice” sociale si svolgerà prima di ciascun<br />
Consiglio europeo di primavera”.<br />
Il quarto tema discusso dal Consiglio europeo di Laeken fu il “rafforzamento dello spazio di libertà,<br />
sicurezza e giustizia”. Venne sollecitata in primo luogo la costruzione di “una vera politica comune<br />
di asilo e di immigrazione”, fondata sui seguenti elementi: 1) l’integrazione della politica dei flussi<br />
migratori nella PESD (con accordi europei di riammissione con i Paesi interessati); 2) lo sviluppo di<br />
un sistema europeo di scambio di informazioni, l’attuazione di EURODAC e un’applicazione più<br />
efficace della Convenzione di Dublino; 3) norme comuni in materia di procedura d’asilo, accoglienza<br />
e ricongiungimento familiare; 4) programmi specifici in materia di lotta contro la discriminazione<br />
e il razzismo. In secondo luogo si propose “la creazione di un meccanismo o di servizi comuni<br />
di controllo delle frontiere esterne”, nonché di “un sistema comune di identificazione dei visti” e<br />
persino “di istituire uffici consolari comuni”. In terzo luogo, per quanto riguarda la CPGMP, si<br />
sollecitava l’attuazione di una “rete europea per incoraggiare la formazione dei magistrati”.<br />
Con questa larga apertura del Consiglio europeo di Laeken sul futuro dell’Europa, l’UE lo iniziava<br />
già di fatto, quando, il 1° gennaio 2002, entravano in circolazione le banconote e le monete in euro<br />
nei 12 Stati membri aderenti alla moneta dell’Unione. 358<br />
IV. L’epoca della Convenzione sull’avvenire dell’Europa<br />
Infine, nello stesso giorno, il 28 febbraio 2002, in cui l’euro diventava l’unica moneta a corso legale<br />
nei 12 Stati predetti, si teneva a Bruxelles la seduta inaugurale della Convenzione sull’avvenire<br />
dell’Europa. Iniziava così l’avventura della Costituzione Europea, un’avventura, che, anche se<br />
conclusasi in modo negativo quanto alla forma, continua tuttora, nel varo, ormai prossimo, del nuovo<br />
“trattato di riforma”, che salva sostanzialmente tutti i principali risultati del lavoro della Convenzione,<br />
facendoli diventare, finalmente, fonte primaria del diritto europeo. 359<br />
Il Parlamento Europeo, dal canto suo, non mancava di seguire passo dopo passo i lavori della Convenzione<br />
per quanto riguarda i temi ritenuti più importanti, a cominciare da quello considerato nella<br />
risoluzione del PE del 14 marzo 2002 “sulla personalità giuridica dell’Unione Europea”, in cui raffermava<br />
che “occorre porre fine allo smembramento del sistema istituzionale e istituire una struttura<br />
semplice, trasparente e comprensibile, riunendo le Comunità e i pilastri esistenti in una sola Unione<br />
dotata essa sola di personalità giuridica”. In tal modo il PE indicava la prima mossa fondamentale<br />
che la Convenzione avrebbe dovuto compiere sulla via della Costituzione Europea.<br />
Subito dopo si riuniva il Consiglio europeo di Barcellona del 15-16 marzo 2002. Come ormai di<br />
consueto per ogni riunione primaverile, esso era dedicato all’esame della strategia di Lisbona, focalizzando<br />
in particolare la propria attenzione sul nuovo aspetto della politica integrata dell’Unione,<br />
ovvero sulla politica ambientale, altrimenti detta dello sviluppo sostenibile. Il primo grande risultato<br />
di essa fu la ratifica, da parte dell’UE, del protocollo di Kyoto il 31 maggio 2002.<br />
Nel frattempo il PE aveva adottato, il 16 maggio 2002, due risoluzioni, condotte entrambe nella<br />
strategia di attenzione verso i lavori della Convenzione. Nella prima risoluzione “sulla riforma del<br />
358 In realtà l’euro sarà anche la valuta di fatto usata dalla provincia separatista serba del Kossovo (in sostituzione del<br />
marco tedesco), nonché la valuta adottata unilateralmente dal nuovo Stato indipendente del Montenegro (nato il 3 giugno<br />
2006). Successivamente la zona euro si sarebbe allargata, il 1° gennaio 2007, alla Slovenia (tredicesimo Stato<br />
membro). Il 1° gennaio 2008 entreranno nella zona euro anche Cipro e Malta. In seguito dovrebbero entrarvi, in base<br />
agli obblighi derivanti dai trattati d’adesione, tutti gli altri Stati membri dell’UE, tranne Danimarca e Regno Unito.<br />
359 Della Convenzione facevano parte i 16 membri del PE seguenti: Klaus Hänsch (D, PSE) e Iñigo Méndez de Vigo (E,<br />
PPE), entrambi membri del Praesidium, nonché Jens-Peter Bonde (DK, EDD), Elmar Brok (D, PPE), Andrew Duff<br />
(UK, PELDR), Olivier Duhamel (F, PSE), Sylvia-Yvonne Kaufmann (D, SUE), Timothy Kirkhope (UK, PPE), Alain<br />
Lamassoure (F, PPE), Linda Mc Avan (UK, PSE), Hanja Maij-Weggen (NL, PPE), Luís Marinho (P, PSE), Cristiana<br />
Muscardini (I, UEN), Antonio Tajani (I, PPE), Anne Van Lancker (B, PSE) e Johannes Voggenhuber (A, Verdi). Cristiana<br />
Muscardini, esponente del MSI-DN e poi di AN, era stata deputata dal 1983 al 1987 ed è membro del PE dal<br />
1989. Antonio Tajani, esponente di FI, è membro del PE dal 1994.