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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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LA QUINTA LEGISLATURA EUROPEA (1999-2004)<br />

La quinta legislatura rappresentò, nell’intera storia dell’integrazione europea, il periodo senza dubbio<br />

più “alto” e più intenso, quanto a pregnanza di obiettivi perseguiti, convergenza di volontà delle<br />

diverse istituzioni, rapidità di esecuzione. Era come se l’intero mezzo secolo precedente avesse atteso<br />

proprio quel quinquennio per dare i suoi frutti in un colpo solo, per quanto riguarda entrambe le<br />

dimensioni, complementari tra loro, dell’integrazione, ovvero sia l’enorme allargamento, sia la “costituzionalizzazione”<br />

dell’UE.<br />

I. Lo spazio di libertà, sicurezza e giustizia e la Carta dei <strong>diritti</strong> fondamentali dell’Unione<br />

Alla vigilia dell’apertura del nuovo PE, il 9 luglio 1999 il Consiglio designava, in accordo con Prodi,<br />

i membri della Commissione. 294<br />

In occasione dell’apertura del nuovo PE, dei 626 suoi membri il 22 luglio 1999 risultavano iscritti:<br />

233 al gruppo del PPE, 180 a quello del PSE, 50 a quello degli ELDR e 48 a quello dei Verdi. 295 La<br />

prima misura del nuovo PE, rivelativa della nuova “stagione politica” dell’UE, fu la trasformazione<br />

della Commissione “Affari istituzionali” (fondata da Altiero Spinelli) nella nuova Commissione<br />

“Affari costituzionali”(AFCO), che già il 21 luglio 1999 eleggeva a suo presidente l’italiano Giorgio<br />

Napolitano (PSE). 296<br />

I membri designati della Commissione si presentavano poi al PE per le rispettive “audizioni” fra il<br />

30 agosto 1999 e il 7 settembre 1999. Nel frattempo il presidente della Commissione Prodi invitava<br />

tre personalità (i “tre saggi”) “a presentare in tutta indipendenza, entro metà ottobre, le loro opinioni<br />

sulle implicazioni istituzionali dell’allargamento, in vista della prossima Conferenza intergovernativa”<br />

297 . Infine il 15 settembre 1999 il PE votava la approvazione della nuova Commissione Prodi per<br />

un mandato con scadenza il 22 gennaio 2005. 298 La Commissione Prodi sarebbe entrata in funzione<br />

il 18 settembre 1999.<br />

Nel frattempo, il giorno dopo l’approvazione di quest’ultima, il PE adottava la risoluzione del 16<br />

settembre 1999 “sull’elaborazione della Carta dei <strong>diritti</strong> fondamentali” (relatori: Giorgio Napolitano<br />

e Graham Watson 299 ). In previsione dell’imminente Consiglio europeo di Tampere, che avrebbe do-<br />

294<br />

Ben pochi dei precedenti commissari venivano riconfermati. Tra loro figurava Mario Monti, designato ad assumere<br />

stavolta la responsabilità per la concorrenza.<br />

295<br />

Membro del nuovo PE era Emma Bonino, che, candidatasi ed eletta, optava per il seggio al PE, uscendo perciò dalla<br />

Commissione europea dimissionaria. Rimarrà membro del PE sino al 2004. Dal 2006 è deputato, nonché il ministro del<br />

commercio internazionale.<br />

296<br />

Esponente del PCI (poi del PDS e infine dei DS), deputato dal 1953 al 1963 e dal 1968 al 1996, Giorgio Napolitano<br />

aveva perorato la causa europea all’interno del PCI, sostenendo la candidatura nelle liste di questo partito per le elezioni<br />

italiane ed europee Altiero Spinelli. Dopo la scomparsa di quest’ultimo, Napolitano si candidava e veniva eletto a sua<br />

volta nel 1989 membro del PE (nel gruppo della SUE). Lasciava il seggio del PE nel 1992, in quanto divenuto il presidente<br />

della Camera dei deputati nella breve legislatura 1992-’94. Ministro dell’interno nel governo Prodi (1996-’98),<br />

Napolitano si era candidato ed era stato eletto nel 1999 membro del PE (nel gruppo del PSE).<br />

297<br />

Si trattava dell’inizio dell’esecuzione del mandato del PE alla Commissione di presentare un progetto di riforma istituzionale.<br />

Le tre personalità erano Jean-Luc Dehaene, ex-primo ministro del Belgio, Richard von Weizsäcker, expresidente<br />

della Repubblica federale di Germania, e Lord Simon of Highbury, ex-presidente di British Petroleum ed exministro.<br />

La presidenza del Comitato sarà assunta dal belga Dehaene.<br />

298<br />

La procedura era articolata in realtà in cinque distinte votazioni: 1) conferma dell’approvazione della nomina di Prodi<br />

a presidente della Commissione per il resto del mandato corrente ossia sino al 22 gennaio 2000 (con 446 voti a favore<br />

su 592); 2) approvazione della nomina della Commissione con la stessa scadenza; 3) approvazione della nomina di Prodi<br />

a presidente della Commissione per il nuovo mandato dal 23 gennaio 2000 al 22 gennaio 2005 (con 426 voti a favore<br />

su 592); 4) approvazione della nomina della Commissione con la stessa scadenza; 5) approvazione dell’intero dispositivo.<br />

Tale procedura stabiliva l’autorità del PE di porre la fiducia distintamente sul presidente e sulla Commissione ossia<br />

sui singoli commissari (“vagliati” uno a uno nelle audizioni) , richiamando ciascuno di essi alla propria responsabilità<br />

politica personale nei confronti del PE.<br />

299<br />

Graham Watson è dal 1994 membro britannico del PE (iscritto nel gruppo del PELDR). Presidente dal 1999 al 2002<br />

della Commissione per le libertà e i <strong>diritti</strong> dei cittadini, la giustizia e gli affari interni, nonché dal 2002 al 2004 del

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