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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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ai suoi elettori per mezzo della costruzione concreta di veri e propri partiti politici europei, sulla base<br />

della creazione di uno specifico “statuto”, che ne precisasse la natura giuridica, la funzione nella<br />

società civile europea e il ruolo nel PE.<br />

Per quanto riguarda le “riforme istituzionali”, il PE proponeva:<br />

- “la votazione e a maggioranza qualificata e la codecisione devono divenire il metodo normale per la presa di decisioni<br />

legislative di carattere generale nella Comunità”, mentre “l’unanimità deve essere riservata alle questioni di carattere<br />

costituzionale e fondamentale”;<br />

- stabilire “la nuova ponderazione dei voti in seno al Consiglio e la composizione della Commissione”;<br />

- la pubblicità delle riunioni del Consiglio se convocate per decisioni legislative;<br />

- la possibilità anche per il PE di chiedere alla Corte di giustizia l’intimazione delle dimissioni d’ufficio di un membro<br />

della Commissione, la facoltà del presidente di quest’ultima di destituire un singolo commissario e di sottoporre al PE la<br />

questione della fiducia;<br />

- la competenza del PE a organizzare la propria attività;<br />

- l’obbligo degli Stati membri di combattere le frodi ai danni degli interessi finanziari della Comunità.<br />

Per quanto riguarda “una nuova clausola relativa a un rafforzamento dell’integrazione”, il PE raccomandava:<br />

- la necessità di “ridurre le possibilità di blocco da parte di qualsiasi Stato membro”, nonché di “salvaguardare il quadro<br />

istituzionale unico” dell’UE;<br />

- fatte salve queste premesse, il potenziamento dell’istituto della “cooperazione rafforzata”.<br />

Per quanto riguarda il “rafforzamento del ruolo esterno dell’UE”, il PE proponeva in primo luogo<br />

l’attribuzione a quest’ultima della “personalità giuridica”, con la seguente argomentazione:<br />

“32. Ritiene che lo status, la visibilità e il potere negoziale dell’Unione sul piano internazionale resteranno limitati finché<br />

essa non disporrà di una personalità giuridica unica e che pertanto l’Unione debba godere, nelle relazioni internazionali,<br />

della capacità giuridica necessaria all’esercizio delle sue funzioni e alla realizzazione dei suoi scopi.”<br />

E, in secondo luogo, per quanto attiene a “sicurezza e difesa”, le seguenti misure:<br />

- una PESD “che garantisca le frontiere esterne degli Stati membri quali frontiere dell’Unione Europea;”<br />

- la creazione di “una capacità d’azione, basata su mezzi militari credibili, attraverso l’integrazione dell’UEO” e la necessità<br />

che “gli Stati membri neutrali e quelli non allineati debbano poter partecipare pienamente e su base paritaria alle<br />

operazioni dell’UE”;<br />

E, in terzo luogo, per quanto attiene alle “relazioni economiche esterne”, le seguenti richieste:<br />

- la “partecipazione della Comunità alle organizzazioni internazionali multilaterali” e la necessità che “la competenza<br />

della Comunità e i poteri della Commissione di negoziare accordi esterni vengano estesi a tutti i servizi e ai <strong>diritti</strong> di<br />

proprietà intellettuale”, p.e. “ai negoziati OMC”;<br />

- che “la regola del parere conforme [anch4e del PE] divenga la regola generale per la conclusione di tutti gli accordi<br />

internazionali di importanza rilevante”, comprese “le decisioni relative all’applicazione provvisoria o alla sospensione<br />

degli accordi a causa di violazioni dei <strong>diritti</strong> umani o del mancato rispetto delle regole democratiche”<br />

Per quanto riguarda lo “spazio di libertà, di sicurezza e di democrazia”, si chiedeva pure<br />

l’istituzione di una “Procura europea con funzioni inquirenti” ai fini della “protezione degli interessi<br />

finanziari dell’Unione”.<br />

Per quanto riguarda il “rafforzamento della politica economica, sociale e occupazionale”, si raccomandava:<br />

- il potenziamento del ruolo delle istituzioni politiche dell’Unione “nella definizione degli orientamenti di politica economica,<br />

sociale e occupazionale dell’Unione, in vista di una migliore sinergia e di un migliore equilibrio fra tali politi-<br />

PE proponeva tale nuovo tipo di procedura di revisione per tutte le disposizioni (fondamentali e non) contenute, come<br />

semplici parti distinte, in un unico testo ovvero in un unico trattato.

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