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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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competente per le questioni comunitarie). Formato anch’esso da ambasciatori e competente per le<br />

questioni della sicurezza, il PSC avrà alle proprie dipendenze un “Comitato militare”, un “Comitato<br />

civile” (incaricato della gestione civile delle crisi), un “Gruppo per le relazioni esterne” (competente<br />

per le questioni legali e finanziarie) e un “Gruppo di politica e militare” (competente per le questioni<br />

politico-militari).<br />

Con la seconda decisione veniva altresì istituito il “Comitato militare” dell’UE (EUMC), composto<br />

dai capi di SM della difesa degli Stati membri e guidato da un presidente, con iniziale mandato<br />

triennale, scelto tra coloro che avevano già ricoperto la massima carica militare nazionale. 334<br />

Con la terza decisione, infine, veniva istituito pure lo “Stato maggiore militare ” dell’UE (EUMS),<br />

il massimo organo militare permanente dell’Unione, subordinato all’EUMC, guidato da un generale<br />

di corpo d’armata e operativo dall’11 giugno 2001. 335<br />

Tale struttura operativa verrà completata poco dopo con la creazione, il 20 luglio 2001, sia<br />

dell’Istituto di studi per la sicurezza dell’UE, sia del Centro satellitare dell’UE (a Torrejón). 336<br />

Con l’approntamento di questa struttura operativa, l’UE condurrà tra il 2003 e il 2007 ben 15 operazioni<br />

PESD civili e militari. 337 Nella relazione al PE (citata nella nota relativa alla “Cellula civilemilitare”)<br />

si affermerà: “Queste hanno sperimentato un approccio comprensivo civile/militare alla<br />

gestione delle crisi. La realizzazione di successo di questo approccio rappresenta il tratto distintivo,<br />

il valore strategico aggiunto, del contributo dell’UE alla gestione delle crisi. La PESD perciò richiede<br />

un approccio olistico, coerente, in tutte le fasi della pianificazione e della conduzione di opera-<br />

334 Il primo presidente sarà il generale finlandese Gustav Hägglund (9 aprile 2001-9 aprile 2004). La sua elezione a sorpresa<br />

desterà inquietudine, in quanto la Finlandia non è un Paese NATO, e lo stesso generale avrà a dire, pochi giorni<br />

dopo la sua nomina, al Daily Telegraph del 12 aprile 2001: “[La prevista Forza europea di reazione rapida è] una questione<br />

d’identità, allo stesso modo della bandiera e dell’euro. […] Non stiamo parlando di una forza ausiliaria della<br />

NATO. Questo è un corpo indipendente. Stiamo parlando di cooperazione con la NATO.” I successivi presidenti saranno<br />

i generali italiano Mosca-Moschini (2004-’06) e francese Bentégeat (dal 2006); quest’ultimo, da poco nominato, nella<br />

conferenza stampa del 16 gennaio 2007, dirà : “Il vantaggio principale dell’UE è la capacità d’agire simultaneamente,<br />

globalmente e in maniera coordinata negli ambiti civile e militare ad un tempo, con risorse finanziarie e con capacità<br />

d’intervento negli ambiti giudiziario, di polizia e amministrativo.”<br />

335 Una delle sue sei divisioni sarà costituita, con decisione del Consiglio del dicembre 2004 e con entrata in vigore nel<br />

giugno 2005, dalla “Cellula civile-militare”, presieduta da un generale di brigata e composta da due rami, lo “Stato<br />

maggiore permanente del centro operazioni” (8 militari) (operativo dal 1° gennaio 2007) e il “Ramo di pianificazione<br />

strategica” (civile-militare, 8 militari e 7 civili, di cui 2 funzionari della Commissione europea). Nelle sue osservazioni<br />

davanti alla Sottocommissione “Sicurezza e difesa” del PE del 1° marzo 2007, il generale di brigata tedesco Heinrich<br />

Brauss, direttore della “Cellula civile-militare” dell’EUMS dirà: “Mi si consenta di sottolineare che questa è una configurazione<br />

unica. Per la prima volta, abbiamo portato insieme ufficiali, diplomatici, esperti civili e funzionari del Consiglio<br />

e della Commissione in un’unica collocazione integrata. Questa ha lavorato con pieno successo, e coloro che<br />

all’inizio possono aver temuto uno “scontro di culture” si sono rivelati in torto. Siamo entrambi [il direttore (militare) e<br />

il vicedirettore (civile)] più che orgogliosi di guidare una simile squadra di personale dedicato e altamente qualificato,<br />

che concentra in sé uno spettro particolarmente esteso di competenze. Ciò mostra che la cooperazione civile/militare<br />

funziona, e prova che il combinare l’esperienza professionale, proveniente da così diversi retroterra, in una struttura integrata,<br />

può fornire attualmente valore aggiunto.”<br />

336 Il Centro satellitare UE di Torrejón è l’”occhio” della difesa comune europea. Se e quando sarà effettivamente realizzato<br />

il progetto R&D comune “Galileo”, l’UE potrà disporre di un sistema di rilevamento satellitare suo proprio anche<br />

per le esigenze della PESD. Successivamente verrà creata pure, il 12 luglio 2004, l’Agenzia europea della difesa.<br />

337 Per quanto riguarda le sole operazioni in Europa, l’UE ha condotto o sta conducendo: in Bosnia-Erzegovina<br />

l’operazione civile EUPM (missione UE di polizia) (dal gennaio 2003), a cui si è aggiunta l’operazione militare EU-<br />

FOR “Althea”, che ha rilevato la SFOR (a guida NATO) dal dicembre 2004, determinando da questa data la diretta responsabilità<br />

politico-militare dell’UE in tale Paese balcanico; in Macedonia la citata operazione militare “Concordia”<br />

(marzo-dicembre 2003), seguita dalle operazioni civili EUPOL “Proxima” (dicembre 2003-dicembre 2005) ed EUPAT<br />

(dicembre 2005-giugno 2006); tra Moldavia e Ucraina l’operazione civile EUBAM (missione UE di assistenza al confine)<br />

(dal 1° dicembre 2005); in Kossovo l’operazione civile EUPT (squadra UE di pianificazione) (dal maggio 2006),<br />

incaricata di preparare una prossima missione civile nella provincia separata della Serbia, per aiutare, nel caso di<br />

un’eventuale indipendenza del Kossovo, le nuove autorità a costruire il nuovo Stato come Stato di diritto.

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