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cittadinanza attiva - Archivio "Pace diritti umani"

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di comunità locali, appartenenti a diverse realtà nazionali, ma unite tra loro nelle aspettative di soluzione,<br />

agiscono in comune nei confronti dell’UE, nella misura in cui la possibile soluzione a tali loro<br />

problemi rientri nelle competenze dell’Unione.<br />

38) Il carattere strutturale e persino originario della democrazia partecipativa per la vita democratica<br />

dell’Unione anzi si rivela pienamente nel fatto che è la stessa Commissione Europea, che si pone<br />

come obiettivo preliminare a ogni sua iniziativa legislativa europea in un determinato settore quello<br />

di raccogliere i pareri delle parti della società civile interessate ad esso. Infatti “al fine di assicurare<br />

la coerenza e la trasparenza delle azioni dell’Unione, la Commissione procede ad ampie consultazioni<br />

delle parti interessate” 45 . In tal modo è proprio la dimensione della democrazia partecipativa<br />

ad essere chiamata a dare, per così dire, il “calcio d’inizio” della lunga “partita” del percorso legislativo<br />

europeo, orientandolo fin dall’origine in una certa direzione, piuttosto che in un’altra.<br />

39) Tutto ciò avviene peraltro solo dietro apposito invito da parte della Commissione Europea, una<br />

volta che essa si sia convinta della necessità di avviare un’azione in un certo settore. Infatti è propriamente<br />

la Commissione Europea che gode del diritto dell’iniziativa legislativa europea. E tuttavia,<br />

la democrazia partecipativa europea e con essa la <strong>cittadinanza</strong> <strong>attiva</strong> europea viene talmente fatta<br />

propria dall’UE, che, a determinate condizioni, è riconosciuto agli stessi cittadini europei il diritto<br />

di esercitare una vera e propria iniziativa, anche legislativa, europea. Infatti “cittadini dell’Unione,<br />

in numero di almeno un milione, che abbiano la <strong>cittadinanza</strong> di un numero significativo di Stati<br />

membri, possono prendere l’iniziativa d’invitare la Commissione, nell’ambito delle sue attribuzioni,<br />

a presentare una proposta appropriata su materie in merito alle quali tali cittadini ritengono necessario<br />

un atto giuridico dell’Unione …” 46 . In tal modo sono veramente i cittadini europei in quanto tali<br />

ad avere la possibilità di determinare il tipo di “partita” da giocare ovvero lo stesso obiettivo di una<br />

certa azione, anche legislativa, dell’Unione, raggiungendo con ciò il vertice delle possibilità attuali<br />

e future prossime della vita democratica dell’Unione, nella dimensione della democrazia partecipativa<br />

e della <strong>cittadinanza</strong> <strong>attiva</strong>, giocate nel senso della “democrazia glocale”.<br />

II. LO SVILUPPO STORICO<br />

L’inizio della storia della democrazia europea si può dire coincida con l’inizio della storia della<br />

stessa integrazione europea, che a sua volta si può individuare nell’evento, la cui ricorrenza annuale,<br />

il 9 maggio, è stata stabilita come la Giornata dell’Europa.<br />

La dichiarazione Schuman<br />

Infatti alle ore 18.00 del 9 maggio 1950, nella sala dell’Orologio del palazzo del Quai d’Orsay a Parigi,<br />

si aprì una conferenza stampa, nel corso della quale il ministro degli esteri francese Robert<br />

Schuman pronunciò una dichiarazione (la “dichiarazione Schuman”, detta anche “discorso<br />

dell’Orologio”), nata dietro ispirazione del suo collaboratore, Jean Monnet, la quale ha dato origine<br />

al processo d’integrazione europea.<br />

45 Ibidem, par. 3.<br />

46 Ibidem, par. 4.

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