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Meccanica Quantistica

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iemettondone una quantità trascurabile. Tramite un’analisi spettroscopica della<br />

radiazione in uscita si determina Eν. La densità di energia e.m. nella cavità, ρν,<br />

risulta proporzionale ad uν<br />

ρν = 8π<br />

(2.6)<br />

Il principio di relatività e la termodinamica permettono di dimostrare che la densità<br />

di energia, pur essendo una funzione di due variabili, ne dipende in modo<br />

estremamente particolare (legge di Wien)<br />

ρν = ν 3 F<br />

c uν<br />

<br />

ν<br />

<br />

T<br />

(2.7)<br />

Cioè il rapporto ρν/T 3 dipende solo dal rapporto ν/T e non dalle due variabili<br />

separatamente. La funzione F deve essere determinata usando le proprietà del<br />

campo e.m. e vedremo in seguito come fare. Per il momento diciamo che il calcolo<br />

classico dà come risultato la formula di Rayleigh e Jeans<br />

ρν = 8πk<br />

c3 ν2T = ν 3<br />

<br />

8πk<br />

c3 <br />

T<br />

(2.8)<br />

ν<br />

dove k è la costante di Boltzmann<br />

k = 1.381 × 10 −23 JK −1<br />

(2.9)<br />

Questa formula è in contrasto clamoroso con i dati sperimentali, eccetto per la<br />

regione di piccole frequenze. Infatti se riportiamo in grafico i dati sperimentali per<br />

ρν/T 3 in funzione di x = ν/T, si ottiene la curva in Fig. 2.4. Mentre i dati mostrano<br />

che la funzione tende a zero per grandi valori di x la soluzione di Rayleigh e Jeans<br />

(equazione (2.8)) diverge. In ogni caso la legge di Wien permette di dedurre una<br />

certa quantità di informazioni generali sul corpo nero, senza necessità di determinare<br />

la funzione F. Per esempio una semplice conseguenza è la legge dello spostamento<br />

di Wien, che dice che la frequenza alla quale si ha la massima emittività aumenta<br />

linearmente con la temperatura. Infatti il massimo in frequenza è determinato dalla<br />

condizione<br />

dρν<br />

= 0 (2.10)<br />

dν<br />

cioè<br />

d<br />

<br />

ν<br />

dν<br />

3 <br />

ν<br />

<br />

F = 0 (2.11)<br />

T<br />

o semplificando ed introducendo la variabile x = ν/T<br />

3F(x) + xF ′ (x) = 0 (2.12)<br />

Questa equazione fissa in maniera univoca la posizione del massimo in x, x = x0, e<br />

quindi il massimo in frequenza sarà dato da<br />

ν = x0T (2.13)<br />

8

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