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Meccanica Quantistica

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la funzione d’onda nello spazio ω o anche l’ampiezza di probabilità per<br />

ottenere ω dalla misura di Ω. È ovvio che non possiamo interpretare |〈ω|ψ〉|2 come<br />

una probabilità dato che ω assume infiniti valori e vogliamo una probabilità totale<br />

uguale ad uno. Interpreteremo dunque P(ω) = |〈ω|ψ〉| 2 come una densità di<br />

probabilità. Cioè<br />

P(ω)dω = probabilità di trovare un risultato compreso tra ω e ω + dω<br />

Con questa definizione, se |ψ〉 è normalizzata a uno si ha<br />

<br />

P(ω)dω = 〈ψ|ω〉〈ω|ψ〉dω = 〈ψ|ψ〉 = 1 (5.38)<br />

quindi probabilità totale uguale ad uno. Se invece |ψ〉 non è normalizzabile allora<br />

P(ω) va pensata come una densità di probabilità relativa. Un esempio importante<br />

è quello dell’operatore X di posizione. La funzione d’onda nello spazio delle x si<br />

chiama semplicemente la funzione d’onda. Osserviamo anche che una particella<br />

classica ha una posizione definita, mentre una particella quantistica può assumere<br />

qualunque posizione e quindi |ψ(x)| 2 rappresenta la densità di probabilità per trovare<br />

la particella al punto x. In fisica classica dobbiamo specificare anche l’impulso per<br />

definire completamente lo stato di una particella, invece in meccanica quantistica si<br />

dà la densità di probabilità per ottenere un dato valore dell’impulso. Ancora, questa<br />

non è una ulteriore informazione, infatti tale densità si ottiene sempre dal vettore<br />

di stato |ψ〉 proiettando nella base |p〉, cioè da 〈p|ψ〉 = ψ(p).<br />

La variabile Ω non ha analogo classico. Ci sono vari casi importanti in cui<br />

non si ha analogo classico. Un esempio è lo spin dell’elettrone. In queste situazioni<br />

occorre affidarsi all’intuizione e ad analogie, non dimenticando il confronto con i dati<br />

sperimentali.<br />

5.2 Il collasso del vettore di stato<br />

Abbiamo visto nel postulato 3) che il processo di misura cambia, in generale, lo<br />

stato del sistema. Infatti se misuriamo l’osservabile Ω e |ωi〉 sono i suoi autovettori,<br />

lo stato del sistema, che prima della misura era<br />

|ψ〉 = <br />

|ωi〉〈ωi|ψ〉 (5.39)<br />

i<br />

viene proiettato nell’autovettore corrispondente all’autovalore ωi determinato dal<br />

processo di misura<br />

|ψ〉 =⇒<br />

misura|ωi〉 (5.40)<br />

Occorre puntualizzare che in questo caso si intende di effettuare una misura ideale.<br />

Misura ideale significa che se la si effettua su un autostato dell’osservabile che si sta<br />

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