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Meccanica Quantistica

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una struttura uniforme ma deve essere piuttosto composto di grani molto massicci<br />

(come si capisce intuitivamente). Si affermò così il<br />

- Modello di Rutherford in cui l’atomo è strutturato come un nucleo centrale positivo<br />

(contenente in pratica tutta la massa), con gli elettroni orbitanti attorno al<br />

nucleo come i pianeti di un sistema solare.<br />

Il modello di Rutherford presenta due grossi problemi per la fisica classica:<br />

a) il problema già accennato della stabilità<br />

b) la radiazione viene emessa dall’atomo in modo continuo e non con uno spettro di<br />

righe come l’osservazione sperimentale richiede.<br />

Questi due problemi sono correlati e cercheremo ora di darne una spiegazione quantitativa.<br />

Una carica accelerata (consideriamo un elettrone) perde un’energia per<br />

unità di tempo data dalla seguente formula (vedi un testo di elettromagnetismo)<br />

dE<br />

dt<br />

e<br />

= −2<br />

3<br />

2a2 4πc3 (2.75)<br />

dove e = 1.602 ×10 −19 C è la carica elettrica dell’elettrone cambiata di segno, a è la<br />

sua accelerazione e c = 2.998×10 8 ms −1 è la velocità della luce. Per effettuare questo<br />

calcolo conviene esprimere sia E che a come funzioni della distanza dell’elettrone<br />

dal nucleo. Se consideriamo l’atomo di idrogeno (costituito da un protone di carica<br />

e e da un elettrone di carica −e), l’energia totale dovuta all’attrazione coulombiana<br />

è<br />

E = 1<br />

2 mv2 − e2<br />

4πr<br />

(2.76)<br />

dove m è la massa dell’elettrone (stiamo considerando qui un protone con massa<br />

molto maggiore di m, infatti mp ≈ 2000 m). Se ci limitiamo a considerare<br />

orbite circolari, la condizione di equilibrio tra forza elettrostatica e forza centrifuga<br />

è<br />

m v2 e2<br />

=<br />

r 4πr2 (2.77)<br />

da cui<br />

v 2 = e2<br />

4πmr<br />

(2.78)<br />

Sostituendo nella equazione (2.76) si trova<br />

Inoltre l’accelerazione risulterà<br />

e 2<br />

E = − 1<br />

2 4πr<br />

a = v2<br />

r<br />

= e2<br />

4πmr 2<br />

(2.79)<br />

(2.80)<br />

Sostituendo la (2.79) al primo membro della (2.75) ed usando la (2.80) per l’accelerazione<br />

al secondo membro si trova<br />

dE 1 e<br />

=<br />

dt 2<br />

2<br />

4πr2 dr e<br />

= −2<br />

dt 3<br />

2<br />

4πc3 2 e<br />

4πmr2 2 (2.81)<br />

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