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Meccanica Quantistica

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frequenza della radiazione emessa calcolata classicamente (cioè data dalla frequenza<br />

di rotazione dell’elettrone) coincidesse con quella ottenuta dai termini spettrali.<br />

Questo è ragionevole dato che per grandi n e m i livelli si infittiscono e tendono<br />

ad un continuo, come ci si aspetta classicamente. Questa ipotesi si chiama il<br />

principio di corrispondenza. Da questa identificazione si ricava l’espressione per la<br />

costante di Rydberg e quindi la quantizzazione dei raggi delle orbite e del momento<br />

angolare.<br />

Sebbene questo risultato di Bohr sia stato uno dei primi successi dell’ipotesi<br />

quantistica è chiaro che eravamo ben lontani dall’avere una teoria soddisfacente.<br />

Comunque le idee di Bohr furono generalizzate in seguito da Sommerfeld e Watson<br />

(1915) che considerarono moti periodici e proposero la loro quantizzazione<br />

richiedendo che i seguenti integrali di fase soddisfacessero la condizione<br />

<br />

pidqi = 2πnih/ (2.111)<br />

con (pi, qi) variabili canonicamente coniugate ed ni interi arbitrari. L’integrale è<br />

esteso ad un periodo del moto. Da queste regole si ricavano facilmente le energie di<br />

un oscillatore armonico<br />

En = nhν (2.112)<br />

Infatti, dato che energia e tempo sono variabili canonicamente coniugate, segue<br />

T<br />

0<br />

Edt = ET = nh (2.113)<br />

e da T = 1/ν, segue E = nhν (ma la meccanica quantistica da En = (n + 1)hν)<br />

e 2<br />

le energie dei livelli atomici nel caso di orbite ellittiche. Si può anche osservare che<br />

dalla quantizzazione di Sommerfeld e Watson segue subito la condizione di Bohr.<br />

Infatti, usando coordinate polari (r, θ, φ), si ha che pφ è la componente del momento<br />

angolare perpendicolare al piano dell’orbita, e quindi<br />

<br />

pφdφ = nh −→ 2πMz = nh −→ Mz = nh/ (2.114)<br />

È interessante osservare che la relazione di De Broglie permette di ricavare in modo<br />

molto semplice la regola di quantizzazione del momento angolare che porta allo<br />

spettro dell’atomo di idrogeno. Infatti se l’onda di De Broglie deve corrispondere<br />

ad un moto circolare occorrerà richiedere che in una circonferenza ci sia un numero<br />

intero di lunghezze d’onda (vedi Fig. 2.15) e quindi<br />

Ed usando λ = h/p segue subito<br />

che coincide con la seconda delle ipotesi di Bohr.<br />

2πr = nλ, n = 1, 2, · · · (2.115)<br />

pr = Mz = nh/ (2.116)<br />

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