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Meccanica Quantistica

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Ci sono alcuni punti importanti da sottolineare:<br />

1) - L’energia è quantizzata. Ovviamente questo segue dalle considerazioni generali<br />

che abbiamo fatto sul caso unidimensionale ed è conseguenza della richiesta che<br />

la funzione d’onda vada a zero all’infinito. Nel caso classico viceversa ogni valore dell’energia<br />

è possibile. Come si riconciliano questi due punti di vista? Consideriamo<br />

un oscillatore macroscopico, con i seguenti valori<br />

Segue<br />

E = 1<br />

2 mω2x 2 0<br />

La spaziatura dei livelli in questo caso è<br />

m = 2 gr, ω = 1 rad/s, x0 = 1 cm (8.76)<br />

= 1<br />

2 · 2 × 10−3 · 1 2 · (10 −2 ) 2 = 10 −7 joule (8.77)<br />

∆E = h/ω ≈ 10 −34 joule (8.78)<br />

Dunque<br />

∆E<br />

≈ 10−27<br />

E<br />

(8.79)<br />

I livelli sono cosi fitti che in pratica è impossibile riuscire a percepire la quantizzazione<br />

dell’energia. Notiamo anche che per un oscillatore di questo tipo si<br />

ha<br />

n = E 1<br />

− ≈ 1027<br />

h/ω 2<br />

(8.80)<br />

Pertanto l’energia di uno stato macroscopico corrisponde a numeri quantici enormi.<br />

2) - I livelli sono spaziati in modo uniforme. Questo punto è di primaria<br />

importanza ed è la chiave per lo studio di un numero enorme di problemi. Infatti<br />

la spaziatura uniforme ci permette di introdurre l’idea che si possa associare a un<br />

oscillatore una particella fittizia, detta quanto di energia (o brevemente quanto),<br />

dotata di energia pari a h/ω. Con questa interpretazione la quantità nh/ω può essere<br />

reinterpretata come l’energia di n quanti, ognuno di energia h/ω. Quindi possiamo<br />

pensare allo stato di energia En come a uno stato costituito da n quanti (considereremo<br />

successivamente il termine h/ω/2). Qualora in seguito a un processo fisico<br />

si ecciti un oscillatore armonico facendolo passare dall’energia En all’energia En+∆n<br />

si può pensare di aver creato ∆n quanti, così come nel processo inverso di averli<br />

distrutti. Questo ci dà un nuovo modo per caratterizzare un autostato dell’energia<br />

di uno o più oscillatori armonici. Consideriamo infatti N oscillatori disaccoppiati<br />

con frequenze ω1, · · · , ωN. Un autostato dell’energia sarà caratterizzato da<br />

E = n1h/ω1 + · · · + nNh/ωN + 1<br />

2 h/(ω1 + · · · + ωN) (8.81)<br />

Questo stato può essere univocamente identificato dicendo che esso è composto da<br />

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