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AAS 70 [1978] - El Vaticano

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3<strong>70</strong> Acta Apostolicae Sedis - Commentarium Officiale<br />

Nel medesimo senso si esprime Paolo VI nel Motu Proprio Pasto­<br />

ralis migratorum cura. Richiamandosi alle esortazioni rivolte dal Con­<br />

cilio ai Vescovi in questa materia, il Santo Padre ribadisce che i<br />

migranti « non solum ipsorum ministerio pastorali concrediti sunt sic­<br />

ut ceteri fideles, sed etiam, propter singularem eorum vitae statum,<br />

sedulitatem postulant, quae suis necessitatibus respondeat ». 51<br />

Gli emigranti, per la peculiare natura universale delia Chiesa, non<br />

sono degli estranei. Per il fatto stesso che vengono a trovarsi in una<br />

data porzione della Chiesa di Dio pellegrina sulla terra, non possono<br />

non ricevere da essa gli strumenti ed i benefìci di salvezza. La Chiesa<br />

locale di arrivo è quindi principale depositaria delle responsabilità pa­<br />

storali verso gli immigrati, 52<br />

ed in primo luogo ad essa vanno riferite<br />

le severe esortazioni del Concilio già menzionate, 53<br />

cifiche ai vari ceti di persone.<br />

circa le cure spe­<br />

24. Ma molti altri luoghi sono diventati ormai veri crocevia umani.<br />

I centri turistici, specialmente del turismo di massa, le aerostazioni in­<br />

ternazionali, i grandi nodi autostradali, i porti di mare : ecco altret­<br />

tanti ambienti che sollecitano l'attuazione della buona accoglienza da<br />

parte delle Chiese locali direttamente chiamate in causa. E va ricordato<br />

a parte, per le sue peculiarità, il fenomeno del nomadismo : la Chiesa<br />

vi ravvisa un'occasione privilegiata per esercitare, al di sopra di pre­<br />

concetti e emarginazioni, talvolta legalizzati, la sua ansia pastorale,<br />

espressione di materna predilezione.<br />

25. L'accoglienza è naturalmente chiamata ad esprimersi concretamente<br />

in speciali iniziative pastorali. Diciamo speciali nel senso che devono<br />

essere appropriate ai destinatari, rispondenti cioè alla loro mentalità,<br />

alla loro lingua, alla loro particolare situazione. Ma non si tratta, né<br />

potrebbe trattarsi, di iniziative chiuse in se stesse : coloro che vi si<br />

dedicano, lo fanno a titolo di delegati delle Chiese e delle comunità<br />

locali, le quali non sono in tal modo esonerate dalla loro responsabilità.<br />

Sebbene la mobilità richieda la creazione di nuove istituzioni d'evan­<br />

gelizzazione, le istituzioni ordinarie sono chiamate ad esprimere la me­<br />

desima sensibilità. L'organizzazione dell'accoglienza, nell'afflato della<br />

51<br />

52<br />

53<br />

<strong>AAS</strong> 61 (1969) p. 602.<br />

Cfr. Istr. De pastorali migratorum cura n. 30, 3.<br />

Cfr. Decr. Christus Dominus n. 18

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