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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

“Ognuno serve prima il vino buono; e quando si è bevuto abbondantemente, il meno<br />

buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora”. Versetto 10. {GN 101.2}<br />

Come gli uomini offrono prima il vino buono e poi il peggiore, così fa il mondo con i<br />

suoi doni. Ciò che offre la società può piacere agli occhi e ai sensi, ma non dà una piena<br />

soddisfazione. Il vino si trasforma in amarezza e la gioia in lutto. Ciò che era iniziato con<br />

canti e allegrezza, termina con stanchezza e disgusto. I doni di Gesù, invece, sono sempre<br />

freschi e nuovi. <strong>La</strong> festa che offre all’essere umano non è mai priva di gioia e di<br />

soddisfazione. Ogni nuovo dono accresce la capac<strong>it</strong>à di apprezzare e go<strong>de</strong>re le<br />

benedizioni <strong>de</strong>l Signore. Egli conce<strong>de</strong> grazia dopo grazia. Non ci può essere mancanza di<br />

beni. Se siete in contatto con lui, il fatto di ricevere un ricco dono oggi vi consente di<br />

riceverne uno più ricco domani. Le parole di Gesù a Natanaele esprimono il modo di<br />

proce<strong>de</strong>re di Dio verso coloro che credono. Con amore dice a chi è disposto ad accettarlo:<br />

“Tu vedrai cose maggiori di queste”. Giovanni 1:50. {GN 101.3}<br />

Il dono di <strong>Cristo</strong> al banchetto nuziale aveva un valore simbolico. L’acqua<br />

rappresentava il battesimo nella sua morte; il vino, l’effusione <strong>de</strong>l suo sangue per i<br />

peccati <strong>de</strong>l mondo. Furono gli uomini a portare l’acqua e a riempire i vasi, ma solo la<br />

parola di <strong>Cristo</strong> le poté comunicare una potenza di v<strong>it</strong>a. Lo stesso acca<strong>de</strong> per i r<strong>it</strong>i che<br />

annunciano la morte <strong>de</strong>l Salvatore: non possono nutrire lo spir<strong>it</strong>o se non in virtù <strong>de</strong>lla<br />

potenza di <strong>Cristo</strong> operante per la fe<strong>de</strong>. {GN 101.4}<br />

<strong>La</strong> parola di <strong>Cristo</strong> provvi<strong>de</strong> abbondantemente alle necess<strong>it</strong>à <strong>de</strong>lla festa. <strong>La</strong> misura<br />

<strong>de</strong>lla sua grazia è tanto gran<strong>de</strong> da cancellare i peccati <strong>de</strong>ll’uman<strong>it</strong>à e rinnovare e nutrire lo<br />

spir<strong>it</strong>o. {GN 102.1}<br />

Nella prima festa a cui partecipò con i discepoli, Gesù offrì la coppa, simbolo <strong>de</strong>lla<br />

salvezza in loro favore. In occasione <strong>de</strong>ll’ultima cena, la offrì nuovamente, ist<strong>it</strong>uendo<br />

quel sacro r<strong>it</strong>o per commemorare la sua morte fino al suo r<strong>it</strong>orno. Cfr. 1 Corinzi 11:26. Il<br />

dolore <strong>de</strong>i discepoli per la separazione da <strong>Cristo</strong> fu len<strong>it</strong>o dalla promessa di un nuovo<br />

incontro. “Vi dico che da ora in poi non berrò più di questo frutto <strong>de</strong>lla vigna, fino al<br />

giorno che lo berrò nuovo con voi nel regno <strong>de</strong>l Padre mio”. Matteo 26:29. {GN 102.2}<br />

Il vino che <strong>Cristo</strong> provvi<strong>de</strong> per la festa e quello che offrì più tardi ai discepoli, come<br />

simbolo <strong>de</strong>l suo sangue, era puro succo d’uva. Ad esso allu<strong>de</strong> il profeta Isaia quando<br />

parla <strong>de</strong>l succo nel grappolo, e dice: “Non lo distruggere perché lì c’è una<br />

benedizione”. Isaia 65:8. {GN 102.3}<br />

<strong>Cristo</strong> aveva dato a Israele il seguente ammonimento: “Il vino è schern<strong>it</strong>ore, la<br />

bevanda alcolica è turbolenta, chiunque se ne lascia sopraffare non è saggio”. Proverbi<br />

20:1. Quindi non poteva essere lui a offrire una simile bevanda. Satana tenta gli uomini<br />

spingendoli alla rilassatezza che offusca la ragione e affievolisce la sensibil<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale;<br />

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