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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

modi possibili. Ma il loro egoismo è senza lim<strong>it</strong>i e li assorbe completamente, essi vivono<br />

divisi dall’uman<strong>it</strong>à. Chiusi in se stessi, sono simili al fico che era bellissimo ma privo di<br />

frutti. Curano le forme esteriori <strong>de</strong>lla religios<strong>it</strong>à, ma senza manifestare pentimento e fe<strong>de</strong>.<br />

Professano di rispettare la legge di Dio, ma non vi ubbidiscono. Dicono, ma non fanno.<br />

<strong>La</strong> condanna <strong>de</strong>l fico dimostra quanto fossero vane le loro pretese e odiose agli occhi di<br />

Dio. Gesù dice che il peccatore dichiarato è meno colpevole di colui che professa di<br />

servire Dio senza portare nessun frutto alla sua gloria. {GN 440.2}<br />

<strong>La</strong> parabola <strong>de</strong>l fico sterile, pronunciata da Gesù prima di salire a Gerusalemme, è in<br />

relazione con la lezione <strong>de</strong>l fico seccato. Il vignaiolo chiese che il fico sterile fosse<br />

lasciato ancora un anno, finché lo avesse scalzato e concimato. Quelle cure particolari gli<br />

avrebbero offerto tutte le possibil<strong>it</strong>à di portare frutto. Ma se fosse rimasto sterile, non<br />

sarebbe stato possibile ev<strong>it</strong>are di tagliarlo. In quella parabola non viene <strong>de</strong>tto quali furono<br />

i risultati <strong>de</strong>l lavoro <strong>de</strong>l vignaiolo. Questo risultato dipen<strong>de</strong>va dal popolo a cui Gesù si era<br />

rivolto. Questo popolo era stato paragonato all’albero sterile e aveva il potere di <strong>de</strong>ci<strong>de</strong>re<br />

il proprio <strong>de</strong>stino. Gli vennero offerti tutti i vantaggi che il cielo poteva conce<strong>de</strong>rgli,<br />

senza che però ne traesse alcun prof<strong>it</strong>to. Il risultato si vi<strong>de</strong> quando Gesù maledisse quel<br />

fico senza frutto. Gli israel<strong>it</strong>i avevano scelto la loro rovina. {GN 440.3}<br />

Per più di mille anni la nazione israel<strong>it</strong>a aveva abusato <strong>de</strong>lla mi sericordia <strong>de</strong>l Signore<br />

e aveva disprezzato i suoi giudizi. Gli israel<strong>it</strong>i avevano respinto gli avvertimenti e<br />

avevano ucciso i profeti di Dio. I contemporanei di Gesù si resero responsabili <strong>de</strong>lla<br />

stessa colpa, agendo nella stessa maniera. Respingendo gli appelli <strong>de</strong>lla misericordia<br />

divina, essi rinsaldarono le catene che i loro antenati avevano forgiato. {GN 440.4}<br />

In ogni tempo viene offerta agli uomini un’occasione favorevole per riconciliarsi con<br />

Dio. Ma la grazia ha un lim<strong>it</strong>e. <strong>La</strong> misericordia divina può rivolgere appelli per anni, ma<br />

se non vengono ascoltati, giunge il momento in cui essa non si manifesta più. Il cuore<br />

diventa insensibile e non rispon<strong>de</strong> allo Spir<strong>it</strong>o di Dio. Quella voce dolce e paziente non<br />

cessa di supplicare il peccatore, ma i rimproveri e gli avvertimenti non sono più ud<strong>it</strong>i.<br />

{GN 441.1}<br />

Quel giorno era giunto anche per Gerusalemme. Gesù pianse angosciato sulla c<strong>it</strong>tà<br />

condannata, che non poteva più salvare. Gerusalemme aveva ormai esaur<strong>it</strong>o tutte le sue<br />

possibil<strong>it</strong>à. Respingendo gli appelli <strong>de</strong>llo Spir<strong>it</strong>o di Dio, Israele aveva respinto le uniche<br />

possibil<strong>it</strong>à di ricevere aiuto. Non c’era più nessun’altra potenza per la quale potesse<br />

essere salvato. <strong>La</strong> nazione giudaica simboleggiava coloro che in tutte le epoche si erano<br />

beffati <strong>de</strong>ll’amore infin<strong>it</strong>o di Dio. Gesù piangeva su Gerusalemme pensando ai peccatori<br />

di tutti i tempi. Chi respinge i rimproveri e gli avvertimenti <strong>de</strong>llo Spir<strong>it</strong>o Santo, può<br />

leggere nel giudizio su Israele la propria condanna. {GN 441.2}<br />

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