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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Tornò nell’aula <strong>de</strong>l tribunale e chiese a Gesù: “Di dove sei tu?” Giovanni 19:9. Ma<br />

Gesù non gli rispose nulla. Il Salvatore aveva già parlato ampiamente a Pilato e gli aveva<br />

spiegato la sua missione come testimone <strong>de</strong>lla ver<strong>it</strong>à. Pilato non si era curato di quelle<br />

parole e aveva abusato <strong>de</strong>l suo alto ufficio di giudice subordinando i princìpi e l’autor<strong>it</strong>à<br />

ai capricci <strong>de</strong>lla folla. Gesù non aveva più nulla da dirgli. Offeso per il suo silenzio,<br />

Pilato gli disse con superbia: “Non mi parli? Non sai che ho il potere di liberarti e il<br />

potere di crocifiggerti? Gesù gli rispose: Tu non avresti alcun’autor<strong>it</strong>à su di me, se ciò<br />

non ti fosse stato dato dall’alto; perciò chi mi ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa”.<br />

Versetti 10, 11. {GN 565.1}<br />

Il Salvatore misericordioso, anche in mezzo alla più intensa sofferenza e al più gran<strong>de</strong><br />

dolore, scusava il più possibile l’azione <strong>de</strong>l governatore romano, che lo abbandonava alla<br />

crocifissione. Era una scena importante anche per i secoli futuri. Era un dato importante<br />

relativo al carattere di colui che è Giudice di tutta la terra. {GN 565.2}<br />

Gesù aveva <strong>de</strong>tto: “Chi m’ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa”. Gesù allu<strong>de</strong>va a<br />

Caiafa, che in qual<strong>it</strong>à di sommo sacerdote rappresentava la nazione ebraica. Gli ebrei<br />

conoscevano a quali princìpi si ispiravano le autor<strong>it</strong>à romane. {GN 565.3}<br />

Essi conoscevano le profezie che ren<strong>de</strong>vano testimonianza al Messia, ai suoi<br />

insegnamenti e anche ai suoi miracoli. I giudici ebrei avevano avuto prove irrefutabili<br />

<strong>de</strong>lla divin<strong>it</strong>à di colui che condannavano a morte, e sarebbero stati giudicati secondo la<br />

conoscenza ricevuta. {GN 565.4}<br />

I più grandi colpevoli e i maggiori responsabili erano i capi <strong>de</strong>lla nazione, <strong>de</strong>pos<strong>it</strong>ari<br />

<strong>de</strong>lle sacre ver<strong>it</strong>à che stavano calpestando. Pilato, Ero<strong>de</strong> e i soldati romani conoscevano<br />

assai meno Gesù, e maltrattandolo, pensavano di far piacere ai sacerdoti; essi non<br />

avevano ricevuto la luce che era stata concessa alla nazione ebraica. Se quei soldati<br />

avessero posseduto una così gran<strong>de</strong> luce, certamente non avrebbero ag<strong>it</strong>o con tanta<br />

cru<strong>de</strong>ltà. {GN 565.5}<br />

Pilato propose ancora una volta di liberare il Salvatore. “Ma i giu<strong>de</strong>i gridavano,<br />

dicendo: Se liberi costui, non sei amico di Cesare”. Versetto 12. Quegli ipocr<strong>it</strong>i fingevano<br />

di avere a cuore l’autor<strong>it</strong>à di Cesare; ma gli ebrei erano i più <strong>de</strong>cisi oppos<strong>it</strong>ori <strong>de</strong>l potere<br />

romano. Quando non correvano alcun pericolo, imponevano le loro i<strong>de</strong>e nazionalistiche e<br />

religiose; ma quando volevano attuare un loro progetto cru<strong>de</strong>le, allora esaltavano la<br />

potenza di Cesare. Pur di ottenere la condanna di Gesù, giungevano a dichiararsi sudd<strong>it</strong>i<br />

leali di un odiato governo straniero. {GN 565.6}<br />

Essi continuarono: “Chiunque si fa re, si oppone a Cesare”. Questa dichiarazione<br />

colpiva Pilato in un punto <strong>de</strong>bole. Il governo romano aveva <strong>de</strong>i sospetti sul suo conto, ed<br />

egli sapeva che un rapporto <strong>de</strong>l genere avrebbe causato la sua rovina. Si ren<strong>de</strong>va conto<br />

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