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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

compassione che i discepoli dovevano manifestare di fronte a queste miserie. {GN<br />

298.1}<br />

Benché Gesù non avesse risposto, la donna non perse la fe<strong>de</strong>. Mentre egli proseguiva<br />

il cammino, come se non l’avesse neppure ud<strong>it</strong>a, essa lo seguì, rinnovando le sue<br />

suppliche. I discepoli, infastid<strong>it</strong>i, chiesero a Gesù di mandarla via; e ve<strong>de</strong>ndo che il loro<br />

Maestro la trattava con indifferenza, pensavano che condivi<strong>de</strong>sse i pregiudizi <strong>de</strong>gli ebrei<br />

nei confronti <strong>de</strong>i cananei. Ma <strong>Cristo</strong> era un Salvatore compassionevole e rispose così alla<br />

richiesta <strong>de</strong>i discepoli: “Io non sono stato mandato che alle pecore perdute <strong>de</strong>lla casa<br />

d’Israele”. Matteo 15:24. Benché questa risposta sembrasse in accordo con i pregiudizi<br />

<strong>de</strong>gli ebrei, conteneva un rimprovero per i discepoli. Essi lo compresero solo più tardi<br />

ripensando a tutte le volte in cui aveva <strong>de</strong>tto loro che era venuto nel mondo per salvare<br />

tutti quelli che lo avrebbero accettato. {GN 298.2}<br />

<strong>La</strong> donna insistette ancora, e prostrata ai piedi di <strong>Cristo</strong> gridava: “Signore,<br />

aiutami!” Versetto 25. Sembrava che Gesù respingesse ancora le sue preghiere. Infatti,<br />

secondo la mental<strong>it</strong>à <strong>de</strong>gli ebrei, rispose: “Non è bene pren<strong>de</strong>re il pane <strong>de</strong>i figli per<br />

buttarlo ai cagnolini”. Versetto 26. Voleva dire che non era giusto distribuire a <strong>de</strong>gli<br />

estranei e a <strong>de</strong>i nemici d’Israele le benedizioni che Dio aveva concesso al suo popolo.<br />

Questa risposta avrebbe scoraggiato un ricercatore meno perseverante, ma la donna si<br />

rese conto che il suo momento era giunto. {GN 298.3}<br />

Dietro all’apparenza, intrave<strong>de</strong>va una compassione che non era <strong>de</strong>l tutto nascosta.<br />

Rispose: “Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano <strong>de</strong>lle briciole che<br />

cadono dalla tavola <strong>de</strong>i loro padroni”. Versetto 27. Quando i bambini mangiano alla<br />

tavola <strong>de</strong>l padre, i cani non vengono dimenticati. Possono cibarsi <strong>de</strong>lle briciole che<br />

cadono da una tavola riccamente imband<strong>it</strong>a. Se vi erano tante benedizioni per Israele, non<br />

ve ne sarebbe stata una anche per lei? Poiché la si consi <strong>de</strong>rava un cane, non aveva il<br />

dir<strong>it</strong>to di cibarsi <strong>de</strong>lle briciole? {GN 298.4}<br />

Gesù aveva appena lasciato il suo campo di lavoro perché gli scribi e i farisei<br />

cercavano di togliergli la v<strong>it</strong>a. Mormoravano e accusavano. Increduli e invidiosi,<br />

respingevano la salvezza così generosamente offerta. E ora Gesù incontrava una creatura<br />

appartenente a una razza infelice e disprezzata, non favor<strong>it</strong>a dalla luce <strong>de</strong>lla Parola di<br />

Dio, ma che accoglieva sub<strong>it</strong>o il divino influsso di <strong>Cristo</strong> e cre<strong>de</strong>va nella sua capac<strong>it</strong>à di<br />

accordarle la grazia richiesta. Supplicava per avere le briciole <strong>de</strong>lla tavola <strong>de</strong>l Maestro.<br />

Purché le si accordino i privilegi di un cane, è disposta a essere consi<strong>de</strong>rata tale. Nessun<br />

pregiudizio, nessun orgoglio nazionale o religioso influiscono sulla sua condotta, ed essa<br />

riconosce sub<strong>it</strong>o in Gesù il Re<strong>de</strong>ntore, colui che può fare tutto ciò che gli viene<br />

chiesto. {GN 299.1}<br />

279

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