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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

riecheggiava in altre voci vicine e lontane sino a far risuonare come un concerto di lodi<br />

tutte le colline circostanti. {GN 336.4}<br />

Di notte il tempio e il cortile venivano illuminati. <strong>La</strong> musica, i rami di palma ag<strong>it</strong>ati,<br />

gli osanna festosi, la gran<strong>de</strong> folla, l’illuminazione <strong>de</strong>lle lampa<strong>de</strong>, le file di sacerdoti, la<br />

solenn<strong>it</strong>à <strong>de</strong>lle cerimonie: tutto questo produceva una profonda impressione sui<br />

partecipanti. Ma la più suggestiva e la più lieta cerimonia <strong>de</strong>lla festa era quella che<br />

commemorava il soggiorno nel <strong>de</strong>serto. {GN 336.1}<br />

Alle prime luci <strong>de</strong>l giorno s’udiva il suono squillante e prolungato <strong>de</strong>lle trombe<br />

d’argento <strong>de</strong>i sacerdoti; ad esso rispon<strong>de</strong>vano altre trombe il cui suono mescolato a grida<br />

di gioia riecheggiava per le colline e le vallate. Era il primo saluto al giorno festivo. Il<br />

sacerdote riempiva una brocca con l’acqua <strong>de</strong>l torrente Cedron, la sollevava al suono<br />

<strong>de</strong>lle trombe e saliva gli spaziosi gradini <strong>de</strong>l tempio, con passo lento e misurato, a suon di<br />

musica, cantando: “I nostri passi si sono fermati alle tue porte, o Gerusalemme”. Salmi<br />

122:2. {GN 336.2}<br />

Poggiava poi la brocca sull’altare, al centro <strong>de</strong>l cortile <strong>de</strong>i sacerdoti. L’acqua <strong>de</strong>lla<br />

brocca veniva versata in un catino d’argento mentre in un altro si versava il vino di<br />

un’altra brocca. Vino e acqua, poi, scorrevano attraverso un condotto, nel torrente<br />

Cedron, per finire nel mar Morto. L’acqua consacrata che veniva versata ricordava come<br />

per ordine divino una sorgente era sgorgata da una roccia per dissetare i figli d’Israele.<br />

Poi il popolo prorompeva in canti di gioia: “Il Signore è la mia forza e il mio cantico...<br />

Voi attingerete con gioia l’acqua dalle fonti <strong>de</strong>lla salvezza”. Isaia 12:2, 3. {GN 336.3}<br />

I figli di Giuseppe, mentre si preparavano per recarsi alla festa <strong>de</strong>lle Capanne,<br />

notarono con sorpresa che Gesù non manifestava l’intenzione di andarvi. Lo osservavano<br />

attentamente e sapevano che non aveva più partecipato ad assemblee nazionali sin dal<br />

tempo <strong>de</strong>lla guarigione di Betesda. Gesù infatti, per ev<strong>it</strong>are inutili contrasti con i capi di<br />

Gerusalemme, aveva lim<strong>it</strong>ato il suo ministero alla Galilea. {GN 336.4}<br />

Sembrava trascurare le grandi feste religiose e ciò, insieme all’avversione manifestata<br />

dai sacerdoti e dai rabbini, lasciava perplessi coloro che lo circondavano, persino i suoi<br />

discepoli e i suoi familiari. {GN 337.1}<br />

Gesù, che aveva più volte parlato <strong>de</strong>ll’importanza <strong>de</strong>lla legge di Dio, sembrava ora<br />

indifferente ai servizi divini. Sembrava che tutto lo mettesse in contrasto con le autor<strong>it</strong>à<br />

religiose e lo esponesse alle cr<strong>it</strong>iche: la sua amicizia con i pubblicani e con le persone di<br />

cattiva reputazione, il suo disinteresse per le cerimonie <strong>de</strong>i rabbini, la sua cr<strong>it</strong>ica alla<br />

tradizione sabatica. I suoi fratelli r<strong>it</strong>enevano che commettesse un errore a inimicarsi i<br />

grandi e i savi <strong>de</strong>lla nazione. Pensavano che essi avessero ragione e che Gesù avesse<br />

sbagliato a mettersi in contrasto con loro. Pur non essendosi schierati tra le file <strong>de</strong>i suoi<br />

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