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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

Quando Pietro disse che avrebbe segu<strong>it</strong>o il suo Signore sino alla prigionia e alla morte,<br />

sapeva quello che diceva, ma non conosceva se stesso. Nel suo cuore vi erano ancora<br />

<strong>de</strong>lle <strong>de</strong>bolezze che solo in segu<strong>it</strong>o si sarebbero manifestate. Pietro, non accorgendosi di<br />

quel pericolo, correva il rischio <strong>de</strong>lla condanna eterna. Vi erano in lui un egoismo e<br />

un’eccessiva fiducia in sé che avrebbero potuto travolgere perfino il suo amore per il<br />

Salvatore. Aveva manifestato molte <strong>de</strong>bolezze, peccati non ancora vinti, un’insufficienza<br />

spir<strong>it</strong>uale, un carattere non santificato e leggerezza nell’esporsi alla tentazione. Gesù lo<br />

esortava solennemente a esaminare il proprio animo. Pietro aveva bisogno di confidare<br />

meno in se stesso e più in Gesù. Se avesse accolto con umiltà quell’avvertimento,<br />

avrebbe chiesto al Pastore <strong>de</strong>l gregge la sua protezione. Quando nel mar di Galilea era sul<br />

punto di affondare, gridò: “Signore, salvami!” Matteo 14:30. Gesù gli porse la mano. Se<br />

anche in questo momento si fosse affidato a Gesù, sarebbe stato soccorso. Ma Pietro<br />

pensò che il Maestro non avesse fiducia in lui, e questo gli dispiacque. Si sentì offeso e<br />

insistette ulteriormente nella sua presunzione. {GN 516.3}<br />

Gesù prova simpatia e affetto per i suoi discepoli. Non può ev<strong>it</strong>are loro la prova, ma<br />

non li lascia senza un conforto. Li assicura che romperà le catene <strong>de</strong>lla morte e che il suo<br />

amore si manifesterà sempre. “Ma dopo che sarò risusc<strong>it</strong>ato, vi prece<strong>de</strong>rò in Galilea”.<br />

Matteo 26:32. Ancora prima che lo rinneghino viene accordata loro la certezza <strong>de</strong>l<br />

perdono. Dopo la sua morte e la sua risurrezione, essi compresero di essere stati perdonati<br />

e amati da Gesù. {GN 517.1}<br />

Gesù e i discepoli erano in cammino verso il Getsemani, un luogo tranquillo ai piedi<br />

<strong>de</strong>l monte <strong>de</strong>gli Ulivi dove spesso il Signore si era r<strong>it</strong>irato per la med<strong>it</strong>azione e la<br />

preghiera. Il Salvatore stava spiegando ai discepoli la sua missione nel mondo e la<br />

necess<strong>it</strong>à di una loro comunione spir<strong>it</strong>uale con lui. Per illustrare il suo insegnamento,<br />

richiamò la loro attenzione su una v<strong>it</strong>e in fiore illuminata dalla luna. {GN 517.2}<br />

“Io sono la vera v<strong>it</strong>e”. Gesù raffigurò se stesso non con la bellissima palma, né con il<br />

cedro maestoso o la quercia robusta, ma con la v<strong>it</strong>e e i suoi v<strong>it</strong>icci intrecciati. <strong>La</strong> palma, il<br />

cedro e la quercia si elevano da soli, senza bisogno di sostegno. Ma la v<strong>it</strong>e si appoggia su<br />

<strong>de</strong>i sostegni per arrampicarsi verso il cielo. Nello stesso modo Gesù, nella sua natura<br />

umana, dipen<strong>de</strong>va dalla potenza divina. Egli aveva dichiarato: “Io non posso far nulla da<br />

me stesso”. Giovanni 5:30. {GN 517.3}<br />

“Io sono la vera v<strong>it</strong>e”. Giovanni 15:1. Gli ebrei avevano sempre consi<strong>de</strong>rato la v<strong>it</strong>e<br />

come la pianta più nobile, simbolo di tutto ciò che è possente, eccellente e fecondo.<br />

Israele era stato rappresentato come una v<strong>it</strong>e piantata dal Signore nella terra promessa.<br />

Gli israel<strong>it</strong>i fondavano la speranza <strong>de</strong>lla loro salvezza sul fatto di appartenere al popolo<br />

eletto. Ma Gesù dice: “Io sono la vera v<strong>it</strong>e”. Non pensate di poter partecipare alla v<strong>it</strong>a<br />

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