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La Passione de Cristo_(it)

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

Gesù che lottava solo contro le potenze delle tenebre. Poco prima Gesù era stato saldo come un cedro possente contro l’uragano dell’opposizione. Volontà ostinate e cuori maligni e astuti avevano cercato inutilmente di metterlo in difficoltà e sopraffarlo: era rimasto incrollabile nella sua posizione di Figlio di Dio. Ma ora Gesù sembrava una canna sbattuta e piegata da una violenta tempesta, piegato sotto il peso del peccato e soggetto a torture soprannaturali ... Secoli prima della crocifissione, è scritto, “Poiché cani mi hanno circondato; una folla di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e mi osservano.” I nemici di Gesù sfogavano la loro collera mentre Egli era sulla croce. Sacerdoti, capi e scribi si univano alla folla per insultare il Salvatore morente. Questo libro testimonia l'amore prezioso, la vita senza fine e la passione ardente di Cristo...

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<strong>La</strong> <strong>Passione</strong> <strong>de</strong> <strong>Cristo</strong><br />

rispose: “Ma non è così tra voi; anzi, chiunque vorrà essere gran<strong>de</strong> tra di voi, sarà vostro<br />

serv<strong>it</strong>ore”. Matteo 20:26. Gesù ha <strong>de</strong>tto che nel suo regno non ci sono preferenze e<br />

predominio. L’unica gran<strong>de</strong>zza è quella <strong>de</strong>ll’umiltà. L’unica distinzione è quella di<br />

consacrarsi al servizio <strong>de</strong>l prossimo. {GN 497.3}<br />

Dopo aver lavato i piedi ai discepoli, Gesù disse: “Poiché io v’ho dato un esempio,<br />

affinché voi facciate come v’ho fatto io”. Gesù con quelle parole non voleva soltanto<br />

raccomandare l’osp<strong>it</strong>al<strong>it</strong>à; voleva insegnare qualcosa di più <strong>de</strong>l semplice togliere la<br />

polvere dai piedi <strong>de</strong>i propri osp<strong>it</strong>i: voleva ist<strong>it</strong>uire un servizio religioso. Così l’atto di<br />

umiltà di Gesù divenne un r<strong>it</strong>o sacro che doveva essere segu<strong>it</strong>o dai discepoli affinché<br />

ricordassero meglio le sue lezioni di umiltà. {GN 497.4}<br />

Questo r<strong>it</strong>o di Gesù rappresenta la preparazione alla cerimonia <strong>de</strong>lla Cena <strong>de</strong>l Signore.<br />

Finché vengono coltivati l’orgoglio, le dispute e la lotta per la supremazia, il cuore non<br />

può entrare in comunione con <strong>Cristo</strong> e non può beneficiare <strong>de</strong>lla comunione con il suo<br />

corpo e il suo sangue. Perciò Gesù ha stabil<strong>it</strong>o che innanzi tutto venga ricordata la sua<br />

umiliazione. {GN 497.5}<br />

Seguendo questo r<strong>it</strong>o, i figli di Dio dovrebbero ricordarsi <strong>de</strong>lle parole <strong>de</strong>l Signore <strong>de</strong>lla<br />

v<strong>it</strong>a e <strong>de</strong>lla gloria: “Cap<strong>it</strong>e quel che v’ho fatto? Voi mi chiamate Maestro e Signore; e d<strong>it</strong>e<br />

bene, perché lo sono. Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, v’ho lavato i piedi,<br />

anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Poiché io v’ho dato un esempio, affinché<br />

anche voi facciate come v’ho fatto io. In ver<strong>it</strong>à, in ver<strong>it</strong>à vi dico che il serv<strong>it</strong>ore non è<br />

maggiore <strong>de</strong>l suo Signore, né il messo è maggiore di colui che l’ha mandato. Se sapete<br />

queste cose, siete beati se le fate”. <strong>La</strong> ten<strong>de</strong>nza naturale <strong>de</strong>ll’uomo è consi<strong>de</strong>rarsi<br />

superiore al proprio fratello, lavorare per sé e ricercare il posto più importante. Da ciò<br />

<strong>de</strong>rivano sospetti e amarezze. Il r<strong>it</strong>o che prece<strong>de</strong> la Cena <strong>de</strong>l Signore mira a eliminare<br />

quei falsi sentimenti, a liberare l’uomo dal suo egoismo e dal suo orgoglio, per servire il<br />

fratello con umiltà. {GN 498.1}<br />

Colui che veglia dal cielo è disposto ad aiutare chiunque <strong>de</strong>si<strong>de</strong>ri confessare i propri<br />

peccati e condivi<strong>de</strong>re la certezza <strong>de</strong>l perdono. Gesù, con la pienezza <strong>de</strong>lla sua grazia,<br />

vuole aiutare ogni uomo a liberarsi dai pensieri egoistici. Lo Spir<strong>it</strong>o Santo ren<strong>de</strong> più<br />

sensibili coloro che vogliono seguire l’esempio <strong>de</strong>l loro Signore. Quando ricordiamo<br />

l’umiliazione <strong>de</strong>l nostro Salvatore, un pensiero ne evoca un altro e si forma una catena di<br />

ricordi <strong>de</strong>lla bontà di Dio e <strong>de</strong>l tenero affetto <strong>de</strong>i nostri amici. R<strong>it</strong>ornano alla mente le<br />

benedizioni dimenticate, le benevolenze fraintese, le gentilezze trascurate. Appaiono<br />

evi<strong>de</strong>nti quelle radici di amarezza che hanno fatto illanguidire la pianta preziosa<br />

<strong>de</strong>ll’amore. Si ricordano i difetti <strong>de</strong>l carattere, la trascuratezza <strong>de</strong>i doveri, l’ingrat<strong>it</strong>udine<br />

verso Dio e la fred<strong>de</strong>zza verso i nostri fratelli. Il peccato è visto nella stessa luce in cui lo<br />

ve<strong>de</strong> Dio. Invece di essere soddisfatti di sé, ci si ren<strong>de</strong> conto <strong>de</strong>lle proprie colpe. L’animo<br />

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